Seconda parte dell’articolo scritto da Davide Cobelli sul Campionato Italiano Baristi Caffetteria (CIBC) svoltosi al Sigep.
CAMPIONATI ITALIANI BARISTA
DAVIDE COBELLI
Signori siamo al Sigep, wowwww!!! Arrivo a Rimini la sera prima dopo il lavoro, il briefing è il mattino alle 9.30 quindi è l’unico modo di arrivare puntuale, prendo con mia moglie una stanzetta in un fatiscente hotel nei pressi di Rimini, e il mattino alla buon ora sono “in piedi” (non posso usare la parola “sveglio” perchè vorrebbe dire aver chiuso occhio la notte ma così non è stato) la tensione è palpabile in me, arrivo alla Fiera, ed entrando con le attrezzature dal retro non mi accorgo di quanto sia grande e in vista il palco, di quanti posti a sedere ci siano, di quanta gente potrà vedermi…
Emozioni che realizzo non appena entro dall’entrata principale e mi trovo di fronte la struttura, li comincio ad avere dei dubbi se tornare a casa e tenere un minimo di orgoglio, dubbi che subito svaniscono davanti al pensiero che devo aprire subito i sacchi del caffè per arieggiarlo, mi avvicino al palco e tutto si fa chiaro, la mia determinazione a far “il meglio possibile” si rimaterializza in me, la voglia di dire al mondo: ” lavorando con la qualità e di qualità si ottegono dei risultati” al di là di una gara, quotidianamente, costantemente, con ancora più determinazione in questo difficle periodo economico, gridare a tutti che la qualità e la preparazione professionale paga, a scapito del pressapochismo e dell’ignoranza, prende il sopravvento e benchè teso comincio a prepararmi.
CAMPIONATI ITALIANI BARISTI
Sono il 4° concorrente in gara e forse è meglio così, non so se reggerei la tensione per tutto il giorno, la mia prima volta qui, la mia prima volta come concorrente ad una manifestazione importante, la mia prima volta in cui i miei nipotini e la mia famiglia da Verona, grazie alla tecnologia Web Streaming, potranno vedermi in azione.
La gara va come deve andare, mille errori dati dalla tensione, mille imperfezioni, ma alla fine ciò che ancora una volta conta è l’aver trasmesso a chi mi guarda la mia infinita passione per il Caffè, ed ancora il pensiero va a mio padre: quando ero piccolo , ricordo andavamo a volte nei bar e lui chiedeva “un caffè con la A maiuscola”, ricordo che i baristi lo guardavano e davanti alla domanda strana chiedevano: “in che senso..?”, lui rispondeva che “per fare un caffè con la C maiuscola sono capaci in tanti, ma per la A maiuscola sono ancora troppo pochi.”.
Finiscono le gare degli altri, io intanto faccio un giro per il Sigep, per scaricare l’adrenalina, incontro un po di persone ed aziende di caffè di persona, chiacchiero con loro, cerco in loro la passione che ho io, la trovo quasi sempre e questo è meraviglioso.
Il popolo del Caffè c’è, esiste, ed ha voglia di fare sempre meglio, questo ho capito da questa esperienza.
La sera torno a casa in auto e con mia moglie non smetto di far lavorare la fantasia, mi vengono in mente mille cose nuove per il prossimo anno, sono entusiasta, felice, carico di pensieri e di voglia di ricominciare subito a lavorare e a cercare, cercare, cercare, “crescere” è la parola per me da oggi in poi…
testi e immagini di Davide Cobelli
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