Segnaliamo, anche se con lieve ritardo, un articolo molto interessante scritto dalla nostra amica Ludovica Monarca del Tirreno: “Non ti conosco ma ti offro il caffè”
Lo riportiamo di seguito:
Na tazzulella e’ cafè e mai niente cè fanno sapè: nui cè puzzammo e famme, o sanno tutte quante, e invece e c’aiutà c’abboffano e’ cafè». Era il 1977 quando Pino Daniele cantava il suo successo dedicato alla bevanda più amata dai napoletani (’Na tazzulella e’ cafè’) che nella strofa iniziale richiamava l’antico gesto partenopeo di lasciare un caffè sospeso, ovvero offrire un espresso a uno sconosciuto meno fortunato che presto o tardi sarebbe passato dal bar. Un gesto piccolo “per tirarlo su”, ma pieno di una straordinaria umanità.
Dopo tanti anni a Napoli c’è chi di questo piccolo gesto ha deciso di fare uno stile di vita dichiarando la giornata di ieri, 10 dicembre, “Giornata del Caffè Sospeso” e chiedendo a tutti i bar e i locali d’Italia di riprendere l’antica usanza napoletana. Una data non casuale nella quale si festeggia anche l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Gli autori della proposta sono gli operatori culturali della «Rete del Caffè Sospeso» che dal dicembre 2010 hanno messo insieme le energie e le idee di sette festival culturali per offrire spazi culturali liberi e per resistere in un’epoca di tagli orizzontali alla cultura da parte degli enti locali.
In Toscana la libreria teeria “Lo Spazio di via dell’Ospizio” di Pistoia ha aderito all’iniziativa del Caffè sospeso, suscitando la curiosità e la gioia di molti clienti. «Speriamo che l’usanza si allarghi a più strutture commerciali possibili – dice Alice Trippi, 32 anni, proprietaria del locale – Offrire un caffè a uno sconosciuto, è un piccolo gesto che può, nella sua semplicità, cambiare una giornata. Basta poco per sentirsi meno soli ad affrontare le difficoltà quotidiane».
Io aggiungerei… complimenti per l’iniziativa… davvero interessante!! Anche se in ritardo domani lascerò un caffè in sospeso al primo fortunato che passa!
Caffè espresso, caffè sospeso
Ne ho lasciato uno anche io… speriamo che qualcuno lo utilizzi!
Abbiamo aderito anche noi, a Verona, a parte le numerose persone che affollano la caffetteria quotidianamente, pur avendo mandato una nota a tutte le testate giornalistiche locali e web, nessuno ne ha parlato. questo è un po triste, comunque noi abbiamo raccolto 50 caffè nella giornata. Direi soddisfatti anche perchè li abbiamo dati quasi tutti già a chi forse davvero non si può permettere nemmeno un caffè. Una gran soddisfazione per noi e una gran figuraccia per i giornali.