Il nostro assaggio della miscela Lavazza Top Class, senza particolari difetti, ma con note aromatiche piuttosto povere. Il voto? 6,5
Le fiere e gli eventi che catalizzano diverse aziende del caffè sono sempre un buon momenti per trovare nello spazio di pochi padiglioni, un sacco di espressi da assaggiare e ragionare. È stato durante l’ultima Tirreno CT di Carrara che abbiamo potuto testare la miscela Lavazza Top class.
Come sempre, anche per la recensione di questa marca e di questa miscela usiamo la scheda e la metodologia di assaggio spiegata in questo post e cerchiamo di valutare, per completezza d’informazione, anche come il caffè è stato preparato, per evitare che eventuali errori del barista possano aver influito sul risultato in tazzina. In questo caso purtroppo non possiamo dire il meglio della tecnica messa in mostra; il barista non ha pulito il filtro dal caffè precedente, limitandosi a sbatterlo, ha eseguito una pressatura largamente insufficiente (in questo post gli errori più classici) e non ha eseguito alcun “flussaggio” lasciando uscire un po’ di acqua dalla macchina per “sciacquare” le doccette prima di inserire il portafiltro.
Detto questo andiamo all’espresso che ci è stato servito. La crema si presenta di un nocciola chiaro con un’accenno di tigratura,bella quindi ma non troppo elastica e persistente. Il corpo è molto leggero, non si avverte nessuna sensazione di astringenza. Le note aromatiche che ricordano fiori e il miele, sono piuttosto povere. L’acidità è piacevole e una buona dolcezza bilancia bene la nota amara. Nel retrogusto, non troppo persistente, si trovano sentori di cioccolato al latte. Il nostro voto finale è 6,5, ma per quanto abbiamo potuto capire, probabilmente con una temperatura di estrazione di qualche grado maggiore la tazza sarebbe stata migliore.
recensione miscele caffè
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