L’acqua è tutta uguale? Possiamo utilizzare l’acqua che esce dalla caldaia della macchina per espresso per Tè ed infusi? Due domande alle quali proveremo a rispondere considerando l’importanza di questo ingrediente che rappresenta il 99% di queste bevande,
Un nuovo appuntamento con il nostro amico Jonathan Bruno che dopo aver parlato dei primi espressi del mattino nel post di oggi ci spiega quale acqua è la più adatta alla preparazione di te e infusi al bar, e perchè.
Dopo aver fatto chiarezza qualche giorno fa su come e quando poter bere il primo espresso, oggi vedremo un altro aspetto lavorativo del barista dietro la macchina da caffè espresso, molto spesso sottovalutato dal consumatore finale.
Amo rivolgermi in particolar modo a colui che ritengo l’unico mezzo diretto di comunicazione: il consumatore finale. Proprio lui è quella persona che ha più possibilità di riuscita in quella che io chiamo “MISSIONE IMPOSSIBILE”, dunque per me è il consumatore finale che deve essere sensibilizzato.
Esaminiamo insieme la corretta procedura di preparazione di tè, Tisane, Infusi, ecc. Come preparare queste bevande? Questa è una domanda che mi viene posta frequentemente anche durante i corsi di formazione e cercherò di rispondere nella maniera più chiara e comprensibile.
Quanti di voi lettori e amici avete bevuto un tè, una tisana, o un infuso? Ed invece, quanti di voi amici baristi avete preparato una di queste bevande così tanto diffuse e amate?
In quasi tutti i casi, vuoi per sentito dire o per aver visto con i miei occhi, la preparazione non è stata svolta nel modo corretto.
Il problema principale nella preparazione di queste bevande è l’acqua che viene utilizzata, cioè quella proveniente dal rubinetto della macchina da caffè espresso.
Questa acqua rimane di solito in caldaia per molto tempo e ha un contenuto di minerali nella maggior parte dei casi sbilanciato per l’estrazione di qualsiasi bevanda oltre che un gusto spesso viziato da sentori metallici. Quest’acqua insomma la possiamo usare per la pulizia della macchina per espresso ma non per la preparazione del tè
Aldilà della problematica sulla qualità dell’acqua, se ci si avvicina professionalmente al mondo del tè, si inizia a conoscere che esistono diversi tipi di tè (nero, verde, bianco, rosso, ecc.) e, anche se non mi posso ritenere un esperto in materia so che la temperatura di infusione ideale varia tra un prodotto e l’altro.
Quindi utilizzando l’acqua della caldaia avremo un risultato NEGATIVO, otterremo un thè con un diverso colore, con assenza di aromi e con dei flavors piatti.
L’acqua utilizzata nella preparazione dell’espresso, invece, per la stragrande maggioranza delle macchine per espresso in commercio proviene dalla rete idrica continua che si riscalda attraversando gli scambiatori di calore e mantenendo le giuste proprietà per l’estrazione.
Una delle soluzioni spesso attuate è quella di scaldare l’acqua per il Te con la lancia vapore, che se sanificata correttamente e non utilizzata per il latte, potrebbe anche funzionare. Ma siete proprio sicuri di voler sentire il rumore di una lancia vapore che scalda l’acqua fino alla corretta temperatura? Chi di voi ha mai provato sa benissimo che il suono straziante del liquido che urla da veramente fastidio tanto al barista quanto al cliente. E la temperatura?
La classica esclamazione del barista a queste osservazioni è : “Eeeee ma noi abbiamo fatto sempre così!” sinceramente la risposta più disarmante che abbia mai sentito.
Ma come si dovrebbe preparare un the o una tisana?
Semplice, per prima cosa selezioniamo un’acqua minerale con un residuo fisso adatto per la preparazione della bevanda, magari assaggiandone più di una per capire quale sia la migliore. Poi la riscaldiamo con un bollitore, se possibile con temperatura regolabile, per un impeccabile servizio che fidelizzi la clientela al nostro locale.