La prima semifinale del campionato Cup Tasting, che si è svolta ieri a livorno nella sede di “Le piantagioni del Caffè” ha proclamato i primi 6 finalisti che parteciperanno alla finale Italiana durante il Sigep di Rimini a gennaio
L’open day a Le Piantagioni del Caffè ha registrato un fluire continuo di baristi, operatori del mondo del caffè e suoi appassionati che ha unito più occasioni di interesse nella sua sede rinnovata.
A cominciare dalla prima tappa ufficiale di selezione del campionato Cup Tasters, competizione organizzata in collaborazione con Sca Italy (Specialty Coffee Association Italiana) che ha selezionato i primi 6 concorrenti della finale italiana che si svolgerà al Sigep di Rimini nel gennaio 2019. Si sono qualificati il fiorentino Simone Guidi, assaggiatore di caffè e formatore, che ha individuato 8 su 8 in 5’49” (primo classificato), di nuovo da Firenze con 7 tazze su 8 in Francesco Sanapo, titolare di Ditta Artigianale, terza la livornese Viola Paola Valdastri, coffee lover con 7 tazze su 8 in 6’38”, quarto Alberto Polojac, business owner della triestina Imperator, con 7 tazze su 8 in 6’57”, quinto Marco Nencini, titolare del Bar Piazzetta di San Gimignano (Si) con 6 tazze su 8 in 4’18”, sesto Matteo Celli, della Pasticceria Celli di La California (Li) con 6 tazze su 8 in 5’56”.
Alla competizione hanno partecipato 16 concorrenti tra professionisti e appassionati del mondo del caffè: Eliana Moschetti, Marco Pieretti, Alberto Polojac, Marco Nencini, Valentina Montesi, Jessica Borgo, Simone Guidi, Andrea Baldoni, Viola Paola Valdastri, Sara Piacentini, Matteo Celli, Francesco Sanapo, Roberto Cappai, Ilaria Nocentini, Simone Celli, Simone Zaccheddu. Si sono sfidati a coppie, ricercando gli aromi e i gusti che, in ognuna delle triplette di tazzine analizzate, permettevano di identificare i due caffè uguali (le differenze erano spesso sottili), “scartando” la terza tazza, con un aroma diverso, in un tempo massimo di 8 minuti. Ai primi posti si è classificato chi ha identificato il maggior numero di tazze “diverse” nel minor tempo. Un pubblico numeroso ha seguito ogni fase della gara, che si è volta in un clima amichevole ed entusiasta. Alla buona riuscita della competizione hanno contribuito anche gli sponsor CSC – Associazione Caffè Speciali Certificati, Sigep e Asso Coffee.
L’assaggio, fondamentale per comprendere la qualità di un caffè in ogni fase della sua lavorazione, è stato il protagonista di più momenti. Il rinnovamento della torrefazione ha permesso di raddoppiare lo spazio dedicato ad esso, affiancando al laboratorio esistente, un secondo spazio tecnico. Le Piantagioni del Caffè propone caffè selezionati, dalla tracciabilità totale, con una personalità orgnolettica precisa e riconoscibile, che ha raccolto in sei famiglie che fanno capo ad altrettanti Profili Colori del Gusto. Così, gli assaggi sono stati fatti in espresso con un caffè Etiopia Dambi Uddo estate, naturale, certificato biologico e con un profilo colore del gusto Corallo, che individua caffè fruttati e deliziosamente dolci. Facevano parte del profilo colore del gusto Verde, fresco e delicatamente acido, le altre due proposte: un Colombia finca San Cayetano, lavato, certificato CSC – Caffè Speciali Certificati – proposto in espresso e infine, consigliato per le estrazioni a filtro, un Nicaragua finca Buenos Aires, naturale.
C’è stato modo di variare i parametri delle estrazioni espresso e verificare la loro influenza sul gusto del prodotto in tazza grazie a due macchine, entrambe punti di riferimento del mercato con cui si sono cimentati numerosi baristi. Hanno attirato l’attenzione e suscitato l’interesse dei convenuti numerosi metodi di estrazione a filtro, sempre più presenti al bar ed anche nelle case degli italiani, accanto all’immancabile moka.
Le immagini e i filmati raccolti da Enrico Meschini, nel corso del suo viaggio tra le piantagioni di Bolivia, Perù ed Ecuador, hanno permesso ai visitatori di emozionarsi e incuriosirsi osservando la realtà e la bellezza di Paesi lontani tra i principali produttori di caffè. Da ricercatore di lunga data, Meschini, presidente di Caffè Speciali Certificati, ha visitato nuove piantagioni, ma soprattutto ha fatto visita a fornitori di lunga data quale la Cooperativa Agraria Cafetalera Ecologica Alto Palomar, in Perù, che fornisce il suo caffè certificato Bio, CSC e Fairtrade. Con i suoi responsabili ha un rapporto che dura da 7 anni: il caffè è raccolto e lavorato in loco, nel rispetto dei valori etnici, sociali, etici e ambientali dell’area di produzione e della sua popolazione. In tazza questo caffè stupisce per l’equilibrio e il profilo organolettico con note di miele, mandorla tostata e tabacco dolce, accompagnate da un corpo rotondo e un’acidità delicata. Dopo averlo consumato, il cacao nel retrogusto è persistente e piacevole.