Continua il nostro viaggio fra le caffettiere più belle del mondo. Oltre la mitica Bialetti e la caffettiera Napoletana, vediamo, dalla straordinaria collezione di Andrea Moretto un’altra eccezionale caffettiera d’epoca: la Aquila Angera.
Questa piccola meraviglia – alta appena 13 cm – databile intorno agli anni ’50 e prodotta dalla Aquila Angera (provenienza al momento sconosciuta), racchiude in sé un sistema che la rende unica nel suo genere. Grazie ad un pistoncino, il caffè viene estratto a pressione manuale dopo aver introdotto l’ acqua calda nel macinato (oppure dopo aver scaldato sul fuoco l’ acqua mista al macinato inseriti entrambi direttamente nel serbatoio della caffettiera qui presente).
Se si pensa alla semplicità della stessa, ci si rende conto che questo concentrato di genialità italiana era in effetti un pratico sistema per ottenere OVUNQUE un buon caffè. Bastava portarsi appresso un thermos pieno d’ acqua calda e del macinato e il gioco era fatto!
Ruotando il coperchio della Fontanella in senso antiorario, si possono estrarre i pezzi superiori, tra i quali fa parte il pistoncino munito di filtro: in sostanza, il coperchio fa da fermo e mentre si ruota la maniglietta superiore si forza il “pistoncino filtrante” a separare il caffè liquido dal macinato ormai “esausto” . Una volta avvitato del tutto, sotto al filtro resterà una cialdina di macinato ormai sfruttata, mentre sopra al filtro rimarrà la scura bevanda da versare e sorseggiare.
Tanto per cambiare, per me che ho modo di armeggiare questa meraviglia italiana, è tutto semplice, ma qualcuno – come la volta precedente sull’ articolo della Venus moka – potrebbe avere ancora dei dubbi sul principio di funzionamento.
Torno a proporre nuovamente un disegno d’ avanguardia per eliminare qualsiasi traccia di dubbi in merito:
Illustrazione 5: Fontanella – sezione
- A – COPERCHIO
- B – SERBATOIO IN ALLUMINIO
- C – CAFFE’ FILTRATO
- D – FILTRO
- E – ACQUA CALDA MISTA AL MACINATO
- F – MISCELA DI CAFFE’
- G – VITE
- H – GUARNIZIONE
- I – MADREVITE NEL COPERCHIO
L’ acqua E estrae gli olii essenziali dal macinato F. La vite G, ruotando, spinge il filtro D attraverso l’ acqua E, separandone le polveri disperse del macinato F e generando la scura bevanda C.
Andrea Moretto: [email protected] http://www.caffettiereitaliane.com