Quinto giorno di Barista & Farmer, il talent show dedicato al caffè di qualità creato da Francesco Sanapo, ed ultimo nella piantagione della fattoria O’Coffee a Pedregulho.
Conclusa la sessione di raccolta, i ragazzi si sono spostati presso l’accademia, per seguire una lezione del tostatore australiano Ben Toovey. “Ho tenuto un corso sul roasting, che ho diviso equamente tra teoria e pratica, mostrando ai ragazzi differenti profili e possibilità. Mi sono tenuto l’ultima mezz’ora per una bella sessione di domande e risposte”. La mattina si è quindi conclusa con una vera e propria cerimonia: i baristi hanno piantato la propria personale pianta di caffè, un testamento caffeicolo della loro esperienza brasiliana. I corsi sono proseguiti anche nel pomeriggio e la giornata si è conclusa con una festa di arriverci, organizzata da Edgard Bressani, CEO di O’Coffee Brazilian Estates e dal suo staff, animata da un gruppo locale. E’ tempo di fare i bagagli, la prossima tappa è Lambari, per proseguire l’avventura di Barista & Farmer e seguire più da vicino il progetto di ecosostenibilità legato al caffè ideato da Lavazza, nuovo partner di questa edizione.
Dopo aver conosciuto i baristi della squadra Papaya Power, ecco i cinque rappresentanti di Free Mandela, il team capitanato da Fabio Sidione, regional trainer di Lavazza.
Evani: “E’ una bella esperienza ed ho incontrato un sacco di belle persone che adesso posso chiamare amici. La cosa che mi piace maggiormente è la raccolta delle ciliegie, mi ha fatto riflettere sulla durezza di questo lavoro, che spesso diamo per scontato. Io sono una tostatrice e devo dire che l’accademia mi è stata molto utile, in particolare la lezione sulla calibrazione del metodo cupping.”
Miguel: “Per me è un’esperienza particolare perchè in passato ho vissuto qui per cinque anni ed ho molti ricordi legati a questo paese. Il Brasile è il maggior produttore di caffè ma non è ancora molto sviluppato sul versante dello specialty coffee e sono contento di essere qui e credo che O’Coffee e questo programma stiano facendo una grande lavoro per portare visibilità a questo settore.”
Rozy: “E’ un’esperienza che non mi sarei mai potuta immaginare. Non sapevo cosa aspettarmi, francamente, prima di venire qui e non pensavo fosse così serio e duro. Stamani, poter piantare la mia pianta di caffè è stato davvero un bel momento, unico. Questa esperienza mi sta insegnando a rispettare il caffè partendo dal chicco, oltre che nella tazza.”
Daniel: “Questa esperienza, al momento, è stata educativa, sociale, impegnativa, emozionante. Sono rimasto molto colpito da Serafim, l’agronomo della fattoria: una persona così semplice, che ci ha ringraziato dal profondo del cuore per il nostro lavoro nei suoi familiari. Meraviglioso. Io sono portoricano, e mi ritrovo molto in quello che vedo avvenire qui, del resto anch’io provengo da un paese produttore di caffè e quindi conosco bene il duro lavoro dei campi.”
Guido: “Ogni giornata è stata davvero intensa, tra raccolte in piantagione e lezioni all’accademia. Ho apprezzato, in particolar modo, gli aspetti storici e botanici legati al caffè, oltre al fatto che questa azienda ha una zona dedicata a ricerca e sviluppo facendo incroci di varietà alla radice senza modificazioni post processo. Credo che il cup tasting che ho fatto qui mi sarà particolarmente utile quando tornerò a fare il mio lavoro, ma ho capito anche il lavoro dietro a questo prodotto che ho sempre utilizzato e da ora in avanti lo tratterò con maggior attenzione e rispetto.”
barista, brasile