Nei nostri corsi di caffetteria avanzata parliamo spesso, e assaggiamo, molti caffè etiopi, quali il Sidamo o il Limu, caffè di grande freschezza e speziatura, spesso esempi estremi di sensazioni quali l’acidità e l’astringenza di alcuni caffè pregiatissimi.
Fino ad ora invece, dal prossimo mese lo faremo, non abbiamo mai assaggiato il caffè Kenya AA. Ma cosa si nasconde dietro questa doppia A? quale spettacolare varietà di caffè arabica? Nessuna.
In realtà la sigla AA, nella nomenclatura dei caffè kenyani, rappresenta solo la dimensione del chicco, il crivello come si definisce in gergo, più grande, seguita da AB eccetera, come vedete in questa pagina:
Questa definizione si regge anche sull’assunto, vero in molti casi, che i caffè con chicchi di grandi dimensioni siano più buoni. Per i caffè kenyani, per quello che abbiamo assaggiato fino ad ora, confermiamo, in molti casi, gran corpo e gran aroma.
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