Dopo aver presentato i primi quattro relatori della sesta edizione del Trieste Coffee Experts, la Bazzara prosegue con l’introduzione degli altri grandi personaggi che parteciperanno con i loro brillanti interventi all’evento che si terrà il 25 e il 26 novembre 2023 al Savoia Excelsior Palace – Starhotels Collezione.
Tante le sorprese per la nuova edizione che ha tra i suoi obiettivi il confronto amicale per riflettere insieme a professionisti e appassionati sul futuro del settore. Come annunciato, il tema di quest’anno sarà “Future coffee: Innovation and sustainability” e si dividerà in due giornate, la prima con focus su “Sustainability oriented”, la seconda su “Innovation oriented”. Interessanti dibattiti per tutti gli esperti del comparto, volti a esaminare, illustrare gli ultimi trend e gli argomenti di maggiore rilevanza per l’industria del caffè.
Si concentreranno sui due temi durante le due giornate anche Luigi Odello – Presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè, Carles Gonzalez – Coffee Competence & Product Manager di Rancilio Group S.p.A, Thomas Zulian – Direttore Commerciale di Fairtrade Italia e Francesca Marchi– Innovation manager di Area Science Park dando così un’esclusiva anticipazione dei loro interventi.
Sul tema “Sustainability oriented”, Francesca Marchi – Innovation manager di Area Science Park parlerà di “Economia circolare e simbiosi industriale: case histories nel settore del caffè” introducendo così il suo discorso: “In un mondo radicalmente trasformato dall’impatto che la pandemia ha avuto sui costi dell’energia e delle materie prime, il paradigma dell’economia circolare è sempre più una leva su cui le imprese devono puntare. Quali sono le maggiori barriere da superare? Quali sono gli strumenti a disposizione? Cos’è la simbiosi industriale e in quali casi è stato possibile attuarla? In questa sessione parleremo di alcune best practices a livello italiano ed europeo e di alcuni casi aziendali del settore del caffè di valorizzazione degli scarti e ottimizzazione dei processi”.
Si prosegue con il tema sostenibilità e nel dettaglio sulla qualità di quello che si definisce un caffè “bello, buono, ben fatto” con Thomas Zulian – Direttore Commerciale di Fairtrade Italia che anticipa con l’intervento dal titolo “Le risposte di Fairtrade alle sfide della filiera”: “Le sfide sociali, ambientali ed economiche della filiera del caffè sono globali e sempre più pressanti. In un contesto caratterizzato dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla volatilità dei prezzi, Fairtrade lavora insieme ai cafficoltori per trovare soluzioni durature. Con la sua certificazione, inoltre, Fairtrade dà alle aziende uno strumento riconosciuto per comunicare il proprio impegno in ambito di sostenibilità”.
Spazio al tema “Innovation oriented” con Luigi Odello – Presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè con un intervento dal titolo “Officina della comunicazione sensoriale”: “Come si può fare percepire l’aroma attraverso i moderni mezzi di comunicazione? Come ottenere quella visibilità che diventa ogni giorno più indispensabile in un mondo sempre più affollato di comunicazione in quanto facile ed economica? Come coinvolgere un cliente sempre più disattento, smaliziato e frenetico? Noi abbiamo lavorato sulle tecniche atte a convertire, mediante l’unione delle arti grafiche alle scienze sensoriali, la percezione di prossimità in elementi trasmissibili attraverso un canale mediato – la vista – per produrre una nuova comunicazione capace di coinvolgere, evocare e, quindi, emozionare”.
Infine, sempre per quanto concerne il tema innovazione su cultura e comunicazione della qualità, Carlos Gonzalez – Coffee Competence & Product Manager di Rancilio Group S.p.A introdurrà l’argomento della valorizzazione dell’espresso attraverso la tecnologia: “Il caffè è un prodotto agricolo nobile, lavorato con cura, attenzione e rispetto in ogni fase della lunga filiera. La tecnologia applicata alla macchina per caffè è uno strumento per valorizzare la materia prima nella fase di estrazione, il momento chiave dell’intero processo che determina il risultato finale in ogni tazzina di espresso. La tecnologia offre la possibilità di modulare e bilanciare il profilo sensoriale di ogni tipo di caffè, monorigine o miscela, esaltare tutti i descrittori positivi e minimizzare i sentori indesiderati con l’obiettivo di trasformare in aromi e sapori unici la storia di ogni chicco” conclude.