Originario dell’Argentina, è ormai una delle bevande di caffè più diffuse nel mondo degli Specialty Coffee e non solo…
Reperibile ormai in ogni parte del mondo, ma preparato e consumato in maniera diversa nei vari paesi, il caffè è diventato negli ultimi cinquant’anni un piacere pressoché universale. Se la sua origine è da attribuirsi con tutta probabilità all’Africa e in particolare all’Etiopia, anche l’America Latina è famosa per essere un luogo di appassionati produttori (e consumatori) di caffè. Ed è proprio tra Argentina, Perù, Messico o Cuba che si può trovare l’origine di bevande allettanti e per lo più sconosciute al palato medio europeo: il cortado è una di queste.
Cos’è il caffè cortado?
Il cortado è un semplice espresso “tagliato” (in spagnolo “cortado”, da “cortar” che significa proprio “tagliare”) con una piccola quantità di latte. Questo taglio viene eseguito non tanto per ragioni estetiche, quanto per smorzare e addolcire le note amare del caffè espresso. Il Cortado viene generalmente servito in un bicchiere di vetro di circa 120ml e nella ritualità rgentina prevede l’abbinamento con le “medialunas”, classici cornetti dolci.
Quali sono le sue origini?
Il cortado è una bevanda tipica Argentina, ma che oggi ha acquisito molta popolarità anche in Europa, soprattutto nei paesi iberici come Spagna e Portogallo. Troviamo il cortado anche in altri paesi dell’America del Sud, ad esempio in Cile, dove viene bevuto quasi sempre di sera, dopo i pasti, come un piccolo piacere a conclusione della giornata.
Il successo del cortado non si è limitato al proprio paese d’origine, ma si è esteso fin da subito nel Nord America e in Europa, specialmente nelle metropoli e all’interno dei menù delle più grandi catene di caffè e negli ultimi anni è diventato molto famoso anche nel mondo delle caffetterie Third Wave che servono Specialty Coffee. Questo ha fatto sì che , spesso lontano dalla terra d’origine, si siano sviluppate un numero considerevole di varianti e ricette alternative.
E le sue varianti?
A Cuba, per esempio, il cortado è conosciuto con il vezzeggiativo “cortadito”, mentre per in lingua catalana risponde al nome di “tallat”. Esistono poi alcune proposte che modificano leggermente la ricetta: le più diffuse sono il cortado “condensada”, cioè preparato con il latte condensato, e il “leche y leche” che abbina latte condensato e crema.
Molto amato da chi preferisce il latte al caffè è anche la “lágrima”: molto simile al latte macchiato italiano, si tratta di un cortado a proporzioni invertite, preparato con un bicchiere pieno di latte caldo in cui viene versata una lacrima (intesa come goccia) di caffè.
Che differenza c’è tra cortado e caffè macchiato?
Leggendo gli ingredienti del cortado verrebbe da pensare che si tratti soltanto della versione sudamericana del nostro caffè macchiato, ma come abbiamo visto dalla ricetta, in realtà si tratta di due preparazioni decisamente diverse: mentre il caffè macchiato all’italiana, sia caldo che freddo, è un espresso al quale si aggiunge una quantità di latte minima (una “macchia”, appunto, quasi interamente di schiuma), nel cortado il latte è invece parte integrante della preparazione, viene aggiunto in quantità maggiore. Potremmo definire il cortado come un’onesta via di mezzo tra un caffè macchiato e un cappuccino, ma anche questa sarebbe un’approssimazione.
Un’altra differenza tra i due tipi di caffè è quella relativa alle loro origini. Se infatti il cortado è nato per l’esigenza di ridurre l’amaro proprio e l’intensità aromatica del caffè (in modo da renderlo godibile per più fasce della popolazione), il macchiato dei bar italiani ha un’origine molto più pratica: infatti, per indicare ai camerieri quali tazzine andavano servite al tavolo, i baristi cominciarono a “segnarle” con una macchietta di schiuma. L’idea piacque così tanto ai consumatori che tutti i bar la inserirono subito nei propri menù, creando di fatto una delle varianti del caffè più apprezzate non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
È possibile prepararlo in casa?
Certo: il cortado è una delle bevande a base di caffè espresso più facili da ricavare, e la sua ricetta è semplice e soprattutto veloce. Bastano pochissimi step:
- Prima di tutto occorre estrarre un espresso (25/30 ml) in un bicchiere da 100/120ml: è possibile farlo sia con la tradizionale macchina per l’espresso che con la macchina a cialde o capsule.
- Scaldare del latte in una lattiera con la lancia vapore (se la vostra macchina per espresso ha una buona potenza) o in un montalatte casalingo come questo.
- Versare il latte montato sull’espresso fino a riempire il bicchiere, magari con un bel disegno di latte art!
- Il cortado è pronto! Da gustare caldo, per assaporarne al meglio il gusto e l’aroma.
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