Ecco la seconda parte degli interventi programmati per le giornate del Trieste Coffee Experts.
Tra le notizie “calde” in vista della manifestazione organizzata dai fratelli Bazzara, vi è la presenza e l’intervento dell’illustrissimo Ambasciatore della Colombia in Italia, la dott.ssa Gloria Isabel Ramirez: “Colombia, sviluppo tra produttività sostenibile e qualità del caffe”, durante il quale verrà illustrato un quadro storico attuale della Colombia caffeicola, sotto il profilo dell’innalzamento della qualità del caffè negli ultimi anni.
Di seguito gli interventi dei rappresentanti di Centro Studi Assaggiatori, Demus e IMA Petroncini:
LUIGI ODELLO (CENTRO STUDI ASSAGGIATORI)
“La sostenibilità sensoriale del caffè”
[…] Sostanzialmente la sostenibilità sensoriale è direttamente correlata con il piacere e inversamente correlata con i limiti nella quantità di bevanda che possiamo assumere. In parole povere se un caffè è buono vorremmo berne quantità elevate i cui limiti sono determinati dalla presenza di composti che oltre un certo quantitativo diventano nocivi. In poche bevande come il caffè si riscontra una così alta frequenza di casi in cui la qualità sensoriale è accompagnata da basse quantità di elementi fisiologicamente negativi, come la caffeina e gli acidi fenolici. Ne abbiamo avuto conferma inserendo in un database quasi 600 campioni di caffè di 20 paesi del mondo profilati con membri dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè provenienti da 12 nazioni e valutati con il metodo Trialtest plus del Centro Studi Assaggiatori. Dalle elaborazioni eseguite si evince che il piacere è innanzitutto
correlato all’equilibrio gustativo e tattile e all’ampiezza del bouquet.
Sulla base di questa analisi, volgendo lo sguardo all’ampia offerta presente sul mercato, si può anche giungere all’individuazione di quanti, sabotando il piacere, riducono di fatto la sostenibilità sensoriale. Emergono sostanzialmente tre categorie: gli stupidi, i malfattori e i modaioli (più o meno arroganti) […]