Il Cube design museum in Kerkrade, in Olanda, presenta la nuova esposizione “Passione italiana – L’arte dell’Espresso”: un viaggio nella cultura dell’Espresso, tra design e lifestyle, a cura di Elisabetta Pisu .
Per la prima volta l’arte e la passione tutta italiana dell’espresso sono al centro di una esposizione che compie un viaggio nel tempo per raccontare come sono cambiati il design e la tecnologia di uno dei simboli dell’Italia nel mondo.
Si parte dal 1910, quando la nuova modalità di consumo del caffè sollecita l’ideazione di una macchina che produca rapidamente caffè ad alta pressione. È questo il momento chiave che induce a un ripensamento ingegneristico ed estetico delle caffettiere.
In mostra ci sono autentici capolavori del design e dell’industria italiana, tra i quali: “La cornuta”(La Pavoni, 1948), prima macchina a sviluppo orizzontale progettata da Gio Ponti, la “Concorso aka Diamante” (La Pavoni, 1956) di Bruno Munari e Enzo Mari con la sua scocca diamantata, la “Pitagora” (La Cimbali, 1962) di Achille e Pier Giacomo Castiglioni composta solo da 17 elementi; le caffettiere domestiche disegnate da Richard Sapper, Aldo Rossi, Michele De Lucchi e Riccardo Dalisi per l’azienda alessi; prototipi innovativi e macchine tecnologiche dotate di sistema Wi-Fi oltre a servizi da tavola di design progettati da famosi architetti quali Toyo Ito, Doriana e Massimiliano Fuksas.
Oltre a presentare modelli di marchi storici – come Victoria Arduino, Gaggia, Faema, La Pavoni, La Cimbali, Bialetti – la mostra vuole racconta come la passione per l’espresso sia fonte di ispirazione anche per designer e brand internazionali che hanno ripensato forme e funzioni. In esposizione ci sono la macchina “Mirage Triplette”, nata dal famoso laboratorio artigianale dell’olandese Kees van der Westen; il prototipo in cemento per Lavazza del designer israeliano Shmuel Linski; la “Wacaco Minipresso”, prima macchina da caffè portatile più compatta al mondo per un espresso in movimento e la “ROK Espresso Maker” completamente manuale. “Non importa se qualcuna di queste caffettiere è più simile a un palazzo che a una cuccuma”, sostiene Alberto Alessi, fondatore dell’omonima azienda che per prima ha creato un ponte tra gli stilemi dell’architettura urbana e il design in oggetti di uso quotidiano.
La mostra evidenza chiaramente come le forme delle macchine da caffè vengano concepite come dei veri progetti architettonici, ne sono un esempio “La cupola” e “La conica” di Aldo Rossi o i servizi da caffè degli architetti Toyo Ito e Jean Nouvel.
Website: www.cubedesignmuseum.nl