Continua il nostro viaggio alla scoperta delle certificazioni del caffè verde, vi siete persi la prima parte? Nessun problema, la trovate in questo post.
SMITHSONIAN BIRD FRIENDLY: E’ l’unica certificazione di caffè “Coltivati all’ombra”, sviluppata dagli ecologisti allo Smithsonian Migratory Bird Center. I criteri includono un minimo di ombra del 40% effettuata da una diversità biologica di almeno 11 specie di alberi da ombra e sono i più rigidi standard tra tutte le certificazioni del caffè. Il caffè certificato Bird Friendly deve avere obbligatoriamente anche la certificazione Organic.
Non esiste un prezzo minimo, ma i produttori possono utilizzare la certificazione per negoziare un prezzo migliore per il loro caffè, in genere un ulteriore 5 a 10 centesimi per libbra. Inoltre, gli agricoltori in genere ricevono un premio per la loro certificazione biologica. La certificazione ha la durata di 3 anni e non uno solo come le altre. A carico degli importatori e delle torrefazioni ci sono delle tasse che sostengono le attività di ricerca e conservazione dell’ambiente. La certificazione Bird Friendly è diffusa in 10 paesi produttori ed ha come maggiori mercati Usa, Canada, Giappone e Olanda.
UTZ: è un ente che certifica diversi prodotti agricoli, tra cui il caffè. Il loro obiettivo principale è ottenere la trasparenza e la tracciabilità in tutta la catena produttiva e l’efficente gestione delle aziende e delle cooperative agricole. Questo prevede l’utilizzo di pratiche agricole che consentono la prevenzione dell’erosione del suolo, riducendo al minimo l’uso dell’acqua e l’inquinamento, l’uso responsabile delle sostanze chimiche e la protezione degli habitat naturali. Per ottenere la certificazione i produttori devono rispettare dei punti di controllo obbligatori che aumentano nel periodo richiesto di 4 anni. I criteri riguardano tutta la catena produttiva ma non ci sono riferimenti all’utilizzo di alberi da ombra. Anche per questa certificazione non esiste un prezzo minimo, ma i produttori possono utilizzare la certificazione per negoziare un prezzo migliore per il loro caffè, attualmente circa 6 centesimi / lb per il caffè arabica.
I caffè certificati UTZ sono coltivati in ben 17 paesi e vengono venduti principalmente in Usa, Regno Unito, Olanda, Norvegia, Svezia, belgio, Spagna, Francia e Giappone.
4 C Common Code: Questa associazione riunisce tutti gli attori che si sono impegnati ad affrontare le questioni di sostenibilitaà del settore del caffè quali i coltivatori di caffè (piccoli e grandi), i commercianti (importatori ed esportatori), gli operatori del settore (torrefattori e rivenditori) e la società civile (organizzazioni non governative e sindacati). Il carattere inclusivo del Codice di Comportamento 4C si propone ai produttori che attualmente non partecipano al mercato del caffè sostenibile di intraprendere un cammino che li renda conformi con un livello base di sostenibilità. L’intenzione è quella di aumentare gradualmente le condizioni sociali, economiche e ambientali della produzione del caffè in tutto il mondo.
Per ottenere ciò, il codice di condotta 4C comprende:
- 27 principi economici sociali e ambientali che si basano su buone pratiche agricole e di gestione, nonché sulle convenzioni internazionali e le linee guida riconosciute ed accettate nel settore del caffè. Ognuno di questi principi viene classificato con 3 livelli identificati nei colori del semaforo: Verde, giallo, rosso a seconda del rispetto di ognuno da parte dei produttori.
- 10 pratiche inaccettabili che devono essere escluse prima di applicare la certificazione 4C (utilizzo di lavoro minorile, schiavitù, mancanza di rappresentanza sindacale, distruzione di risorse naturali, utilizzo di pesticidi vietati…)
Caffè biologico, Caffè certificato, Fair Trade