Siamo arrivati alla quarta ed ultima puntata della nostra rubrica relativa ai difetti più comuni del caffè verde che purtroppo possono pregiudicare pesantemente la qualità delle nostre tazze di caffè.
Dopo aver visto i difetti legati alla presenza di parti estranee al chicco, i difetti legati alla forma irregolare dei chicchi e quelli legati all’aspetto visivo andiamo a scoprire dei difetti non visibili ma che si presentano in maniera evidente durante la preparazione in tazza.
CHICCHI NAUSEANTI: anche se a prima vista questi chicchi non presentano differenze evidenti nella bevanda esprimono sentori di muffa, terra, legno e di sacco di Juta dovuti ad un’umidità o temperatura scorretta durante la lavorazione e lo stoccaggio o l’utilizzo di balle di Juta di qualità bassa.
CHICCHI RIATI: Sono dei chicchi che hanno come caratteristica sentori medicinali, di iodio causati spesso da ciliegie lasciate troppo a lungo sul ramo. Questo sapore può essere acquisito anche durante il processo di essiccazione sulle aie, quando in giornate di pioggia il caffè viene raggruppato in cumuli e coperto con tele cerate. Sotto la tela cerata il caffè si riscalda, inizia una leggera fermentazione colpevole, secondo gli esperti, di conferire questo particolare sapore che si avvicina all’acido fenico.Tipico di certi caffè brasiliani, è molto apprezzato da alcuni paesi mediterranei per la preparazione del caffè alla turca o alla greca
CHICCHI STINKER: Sono chicchi che in tazza portano sentori sgradevoli di fiori marci, sono causati da errori durante lo spolpamento delle drupe o la fermentazione, spesso sono proprio dei chicchi che rimangono intrappolati nelle spolpatrici o nelle vasche. Questi sentori sono ben percepibili non appena questi chicchi vengono graffiati o macinati ed è sufficente un solo chicco Stinker per rovinare un intero sacco di caffè.
caffè verde, lavorazione del caffè verde