Durante la fiera Host che si è svolta ad ottobre a Milano, la storica azienda fiorentina produttrice di macinacaffè Eureka, partner della nostra scuola di caffetteria, ha presentato molte novità nella sua gamma di prodotti: da una nuova generazione del “Mignon” completamente rivoluzionato, alle nuove versioni dell’Atom fino a mostrare, in un laboratorio ad ingresso riservato portato per l’occasione all’interno dello stand un Concept che potrebbe rappresentare il macinacaffè del futuro.
Al rientro dalla fiera abbiamo avuto modo di testare per alcuni giorni nella nostra sala corsi, anche durante un corso sulle estrazioni di Caffè Filtro, un nuovo Atom dedicato al mondo del brewing: l’Atom Brew Pro.
Il modello Brew Pro che abbiamo avuto il piacere di provare è un’anteprima della versione definitiva in uscita ad aprile 2018 nella quale saranno modificati alcuni dettagli estetici e funzionali interruttore, grafiche, manopola etc)
A prima vista si nota subito come questo Atom sia molto diverso dalle altre versioni. Sulla parte anteriore non è presente alcuna pulsantiera o display ma un semplice interruttore On/off che avvia e ferma la macinatura sormontato dall’inconfodibile giglio del logo Eureka e dal nome del modello “BREW PRO”. Grazie alla sua linea moderna e compatta e la sua campana bassa l’Atom ha un ingombro molto limitato (180 x 227 x 440h) ma trasmette una sensazione di robustezza confermata anche dal suo notevole peso di 9,3kg.
Questo modello, dotato di macine piane di ben 75mm con taglio speciale, e un motore High Speed da 1400 giri al minuto è, stato pensato per i baristi che vogliono proporre nel proprio locale (ma anche a casa) delle estrazioni di caffè filtro con ottimi risultati in termini qualitativi con una spesa molto ridotta rispetto ai top di gamma EK43. Per questa tipologia di lavoro spesso (direi quasi sempre!) il barista pesa prima la dose di caffè in grani e macina tutto il caffè che inserisce nella campana in un solo momento. Con questo obbiettivo sono stati rimossi timer o display digitali in modo da tenere un prodotto con caratteristiche funzionali basiche, investendo su ottime macine di nuova generazione e un motore potente.
Durante il nostro Corso di Brewing abbiamo avuto modo di apprezzare la velocità e la silenziosità di questo macinacaffè nonchè la assoluta mancanza di clumps nel caffè macinato che viene raccolto all’interno del contenitore in plastica anteriore.
Lo abbiamo testato pesando la dose di caffè macinato prima e dopo la macinatura e la ritenzione di caffè all’interno dell’Atom è risultata nulla o veramente minima. La forma della campana si presta ad inserire direttamente all’interno del macinacaffè soltanto la dose che si desidera macinare e, al contrario di altri modelli anche se si usano pochi grammi 10/15 di caffè i chicchi non saltano nella campana ma tendono ad essere macinati velocemente una volta attivato il motore attraverso l’interruttore anteriore semplice ed efficace.
Il sistema di regolazione della macinatura del nostro modello era il classico micrometrico di precisione utilizzato anche per le altre versioni di Atom ma nei modelli che verranno messi sul mercato a breve è previsto l’utilizzo del sistema Easy Setting che mostrerà sulla ghiera il range delle tecniche di macinatura ottenibili, probabilmente riducendo un po’ la precisione nella microregolazione ma permettendo una facilità maggiore nel settaggio da parte del barista.
Abbiamo avuto anche modo di testare e analizzare la granulometria dell’Atom Brew Pro setacciando il macinato con i nostri setacci Kruve (un metodo assolutamente non scientifico ma abbastanza preciso) . Per prima cosa abbiamo macinato 100gr di caffè con il settaggio che avevamo utilizzato per prepararci un V60 al mattino, un Guatemala Finca El Pilar che all’assaggio ci era risultato una tazza equilibrata e piacevole. Abbiamo poi setacciato il caffè partendo dai filtri più grandi da 1000 e 1100 micron fino ad arrivare ai 200 registrando le percentuali per ogni intervallo. L’80% del macinato è stato trattenuto tra i 400 e i 700 micron, un 18% era composto da particelle più grandi e appena un 2% era formato da fines sotto i 300micron.
Se volessimo trovare dei difetti a questo macinacaffè potremmo dire che quando facciamo partire il motore l’Atom tende a muoversi leggermente di qualche millimetro a causa del suo motore molto potente e che il contenitore di plastica lucida tende a creare una carica elettrostatica che trattiene sulle pareti le parti più leggere del macinato, fines e pellicole argentee. (il che potrebbe essere anche un fatto positivo visto che spesso portano nella tazza sensazioni amare!).
Finiamo con il prezzo, l’Atom Brew Pro sarà disponibile da Aprile 2018 ad un prezzo di listino che si aggirerà sui 950€…