BRASILE
Ci siamo conosciuti circa due anni fa’, quando nel 2014 questo ragazzo lituano, oramai inglese di adozione, ha partecipato per la prima volta ad uno dei nostri corsi di formazione in lingua inglese come un barista con una discreta esperienza pratica (i suoi esordi alla macchina per espresso risalgono al 2012..) e da quel corso Edgar di strada nel mondo nel caffè ne ha fatta tanta.
Dai primi esami dei moduli barista del Coffee Diploma System SCAE sostenuti nella nostra scuola di caffetteria (dove ha passato a pieni voti anche il livello professional!) non si è più fermato conseguendo tutte le certificazioni Brewing (presso uno dei “santuari” della coffee comunity londinese Prufrock) e il livello foundation di Sensory e Green Coffee. Durante la sua breve ma intensa carriera ha sviluppato molte conoscenze ed esperienze anche riguardo la tostatura del caffè che lo hanno portato a lavorare come Roaster presso la torrefazione Coffee Monger’s.
Tra le sue esperienze anche la partecipazione al “Coffee and Tea festival 2015” di Dublino nel ruolo di coordinatore dello SCAE Brew Bar e dal 2015 ha passato l’esame per diventare giudice ufficiale per le gare del WBC. La sua passione smisurata verso il caffè l’ha spinto a partecipare al viaggio in piantagione organizzato dalla SCAE in Brasile dal 19 al 27 settembre scorso(QUI!!! trovate dell’interessante materiale sulle Fazendas visitate durante questo viaggio al caffè) che ci riassume in questo suo racconto.
E’ bastato ritrovarsi in gruppo per realizzare che questo tipo di viaggi ti riempie di una “Coffee energy” che ti ispira a fare quello che facciamo e ti spinge a farlo sempre meglio. Purtroppo quando si è assorbiti dalla routine giornaliera tendiamo a perdere questo grande entusiasmo per il nostro fantastico lavoro di barista, tostatore, importatore e trainer. Il nostro viaggio all’origine è davvero servito a questo.
Il sogno di ogni Coffe Lover di vedere una piantagione in prima persona è diventato realtà, può sembrare una cosa banale ma è stato veramente entusiasmante vedere con i miei occhi dove tutto ha inizio.
Ogni giorno viaggiavamo in media un paio d’ore in macchina per andare da una “Fazenda” a un’altra e alla fine del nostro viaggio abbiamo visitato ben 7 fattorie diverse e due compagnie di esportazione del caffè brasiliano.
Il nostro amico Ed!!
Molte di queste “Fazendas” appartengono alla stessa famiglia da generazioni e tramandate di padre in figlio come un piccolo impero familiare che contengono al suo interno la cultura e la storia del caffè Brasiliano I titolari di queste Fattorie conoscono e seguono in tutto e per tutto il raccolto e la lavorazione del caffè fino al riempimento dei sacchi pronti per l’esportazione.
I proprietari di queste piccole piantagioni non sono lasciati da soli ma tutti lavorano insieme come una grande comunità dove i più grandi prestano i loro macchinari per la lavorazione delle drupe ai più piccoli pur mantenendo ognuno il proprio approccio alla pianta del caffè al fine di produrre il miglior raccolto possibile.
Gran parte delle drupe vengono processate con il metodo “Pulped Natural” ma in alcune Fazendas viene usato anche il metodo Lavato e Semilavato.
Il movimento “Specialty Coffee” in Brasile viene guidato dalla BSCA (Brasil Specialty Coffee Association), un movimento che sta lavorando duramente per far si che il Brasile abbia dei caffè eccezionali da offrire la resto del mondo e per fare questo stanno aiutando i coltivatori con un lavoro di squadra che crea una vera e propria community del caffè.
Tra le tante attività svolte dalla BSCA una delle più importanti è sicuramente la ricerca continua di nuove aziende, e il suggerimento, sempre più ascoltato dagli agricoltori brasiliani, di non unire tutto il raccolto per venderlo nel mercato del caffè commerciale ma di dividerlo per “Fazenda”, per microlotto, per varietà, per Specialty Coffee. Questo porta un beneficio per tutti, noi riusciamo ad avere caffè con punteggi in tazza nelle sessioni di cupping molto elevati e gli agricoltori ottengono un prezzo di gran lunga migliore.
Fiori del Caffè
Personalmente è stata la prima volta che ho avuto la possibilità di assaggiare caffè della stessa azienda ma di differenti lotti ed il risultato è stato veramente pazzesco, da non credere quanto questi caffè potessero essere diversi. Dopo una sessione di cupping del genere mi è ancora più chiaro il fatto che dobbiamo ricercare dei caffè “mono-fattoria” prestando molta attenzione ai Micro-lotti.
Una delle cose che mi ha sorpreso di più è stata la conoscenza degli agricoltori brasiliani sul loro prodotto, come la percentuale di umidità dei chicchi, dopo l’asciugatura al sole è esattamente dell’11% cosa che io avrei potuto soltanto provare ad indovinare.
Vivaio
Non è facile raccontare ad altri professionisti del settore tutto quello che ho imparato e visto nel mio viaggio tra le piantagioni brasiliane ma una cosa è sicura, dopo questo viaggio mi sento come alla fine dei corsi avanzati che ho frequentato presso la vostra scuola “Espresso Accademy” di Firenze nel 2014, ho imparato che c’è tanto ancora da imparare e mi sento ancora più entusiasta e pieno di energia per continuare il mio lavoro e la mia carriera professionale.
brasile, pianta del caffè
