Nuovo viaggio alle origini del caffè, il nostro atlante si arricchisce, grazie a Fabrizio Rinaldi, di un’altro capitolo….
Lo confesso, fino a pochi anni fa, se pensavo alle isole Hawaii, mi veniva in mente una ghirlanda di fiori ed un drink bevuto in un resort di lusso, in mezzo ad una natura splendida e selvaggia, e incredibilmente lontana. Ma oggi se penso alle Hawaii, ci vedo prima di tutto … delle piantagioni di caffè !
Questo paese ( in realtà un arcipelago di isole bagnate dall’Oceano Pacifico ) è uno dei 54 stati che formano gli Stati Uniti d’America, si estende per una superficie di circa 28.000 kmq, con una popolazione di 1,4 milioni di abitanti. La capitale è Honolulu, si parla inglese e la moneta ufficiale, naturalmente, è il dollaro US.
Il raccolto avviene da Settembre a Marzo, le prime esportazioni cominciano a Ottobre, per un totale di circa 50.000 sacchi l’anno tutti di specie Arabica. Le varietà più coltivate sono Typica, Blue Mountain, Caturra e Catuai.
Il caffè più noto sul mercato internazione è quello coltivato sulle pendici del vulcano Manna Loa, nel distretto di Kona. Preparato con il metodo lavato e con molta cura, il Kona è un caffè di ottimo aspetto. Tenendo conto del tipo e del crivello, il Kona segue una descrizione decrescente che va dal Kona Extra Fancy, Kona Fancy, Kona Number one, Kona Select e Kona Prime. Oltre a queste descrizioni, vengono aggiunte marche private come : Captain Cook, Kai Farms etc…
E’ un caffè corposo, con aroma fine, sapore ricco ed omogeneo con sfumature che sanno di noce. Può essere consumato come singola origine ( da tener presente che possiede un’acidità molto elevata ). E’ un caffè di nicchia, certamente valido, ma sopravvalutato nel prezzo.
In ogni caso, se vado alle Hawaii, io invece di perdermi nella bellezza di un tramonto sulla spiaggia, passerei ore a conversare con un amico coltivatore, seduti sotto una pianta di caffè!
atlante del caffè