Un viaggio in oriente quello che ci fa compiere oggi Fabrizio Rinaldi, verso uno dei paesi esotici più affascinanti e dove viene coltivata anche la pianta del caffè…la Thailandia
In questo giro del mondo che mi porta a scoprire il segreto e la bellezza che si racchiude in una pianta di caffè, rivelata in tutte le sue varietà botaniche, era inevitabile un viaggio nel lontano Oriente, attraverso terre che ci parlano di seta e di spezie. E di caffè, naturalmente. Ci troviamo in Tailandia, paese di circa 500.000 Km, con una popolazione di 60 milioni di abitanti. La capitale è Bangkok, la lingua ufficiale il Thai e la moneta ufficiale è il Baht. In Tailandia si produce caffè al 99% della specie Robusta, lavorato con il metodo naturale e coltivato nella penisola al Sud del paese. Solo il 40%-45% viene esportato (circa 350.000 sacchi l’anno) mentre il restante viene destinato al consumo interno ed alla produzione di caffè solubile.
La produzione di caffè Arabica (circa 500 tonnellate l’anno) avviene esclusivamente nelle zone collinose e più fresche nel Nord. Viene trattato per via umida e destinato principalmente al consumo interno. Qualcosa viene esportato come caffè biologico e gourmet, ma data la scarsa quantità in offerta, questi caffè non sono ancora conosciuti sul mercato mondiale. Per quanto riguarda la Robusta, i migliori caffè sono i semi-lavato, come il Thai semi-washed Robusta. In tazzina assomigliano al caffè del Vietnam: corposità media, leggero sapore fruttato-speziato, a volte tendente al selvatico (legno).
In Thailandia viene anche prodotto uno dei caffè più discussi e controversi, una versione “in grande” del Kopi Luwak, il Black Ivory dove a processare i chicchi al posto degli zibetti indonesiani ci pensano degli Elefanti, sinceramente non ne sentivamo la mancanza!!
Se passate un giorno per la Tailandia, magari una tazza del loro caffè la potete anche assaggiare…magari freddo preparato con questo metodo molto spettacolare!!
atlante del caffè