Nuova tappa in Africa, per gli appassionati di questa rubrica condotta dal nostro Fabrizio Rinaldi alla scoperta delle origini del caffè.
Stavolta si va in Costa d’Avorio, paese produttore di caffè poco conosciuto il cui nome compare raramente sulle etichette di una miscela ed è quasi impossibile trovarlo in vendita, come caffè monorigine, sugli scaffali di un coffee shop.Il motivo è semplice: produce solo Robusta lavorata con il metodo naturale.
Ma entriamo nei dettagli: la Costa D’Avorio è un paese che si estende per circa 300.000 Kmq, ha una popolazione di 20 milioni di abitanti, la capitale è Abidjan, si parla francese e la moneta ufficiale è il Franco CFA. Il raccolto del caffè avviene tra Ottobre e Marzo, le prime esportazioni cominciano a fine Dicembre, si coltivano solo piante di caffè di specie Robusta ed il metodo di lavorazione è esclusivamente al naturale. Ogni anno si esportano circa 1.700.000 sacchi.
I caffè della Costa D’Avorio vengono classificati in Gradi e categorie alle quali corrispondono determinati percentuali di crivelli ed un certo numeri di difetti. Il migliore è il Costa D’Avorio Robusta Gr.0 Categoria Excellence. A seguire, salendo rispettivamente con il Grado, abbiamo Extra Prime (Gr. 1), Prime( Gr. 2), Superior (Gr.3), Courant( Gr.4). Il caffè esportato deve essere privo di odori sgradevoli. Non deve aver subito alcuna alterazione, muffa, putrefazione. Non deve contenere chicchi neri, ciliegie e nei limiti stabiliti dalla tavola dei difetti. Il caffè della Costa D’Avorio di Grado 0 e 1 può essere usato nelle miscele per espresso di buona qualità, in percentuale minima, per dare un po’ di corpo e crema al prodotto, limitando il più possibile il suo sapore tendente al neutro e l’odore terroso e legnoso.
Un caffè da provare, anche in monorigine? … solo per i più coraggiosi!!!!
atlante del caffè