È stato inaugurato all’interno del carcere di Bollate il laboratorio che darà una “seconda vita” al modello classico di Dalla Corte, la macchina espresso Evolution. Un progetto avviato con la cooperativa sociale Bee.4 Altre Menti, impegnata nel creazione di opportunità di lavoro per persone detenute.
Il lavoro ha un ruolo importante per la persona che con esso cresce, trova la propria autonomia e aumenta l’autostima. Questo concetto assume una valenza ancora più grande e positiva quando si rivolge a chi vive in carcere: un’occupazione aiuta a non subire passivamente il tempo che passa, ma a dargli un senso, a formarsi e prepararsi a un riavvicinamento alla vita “normale”, con un bagaglio professionale utile al reinserimento nella società.
Dalla Corte, importante costruttore di macchine espresso di Baranzate (Milano), crede nella possibilità di dare a tutti una seconda possibilità. Per questo, ha deciso di collaborare all’iniziativa avviata dalla cooperativa onlus Bee4 Altre Menti, impegnata nel creare opportunità di lavoro per persone detenute all’interno del carcere di Bollate, al fine di avere case di detenzione più umane e con maggiori possibilità di recupero dei suoi ospiti.
“Ho conosciuto Francesco Bernasconi di Bee4, responsabile operativo del progetto e quando ho compreso che anche la nostra azienda avrebbe potuto dare il suo contributo ho aderito con entusiasmo – dichiara Paolo Dalla Corte, titolare con la sorella Elsa dell’Azienda -. Il nostro non sarà solo il classico “usato sicuro”, perché revisionato con attenzione e professionalità, ma soprattutto un usato dal grande contenuto umano e sociale, valori in cui crediamo da sempre”.
Con il progetto Second Chance ha preso il via un’attività che comprende la revisione, il ricambio della componentistica con materiali senza piombo, il collaudo e l’imballo del modello classico di Dalla Corte, la macchina espresso Evolution. “Si tratta di una macchina che, a più di un decennio dal suo lancio sul mercato, supera per prestazioni e tecnologia il 90 per cento delle macchine presenti oggi nei bar – riprende Paolo Dalla Corte -. Questa consapevolezza ci ha spinti a dare il via a un’operazione di recupero che permetterà a tanti baristi che fino ad ora non se lo sono potuto permettere, di acquistare e lavorare con una macchina dalle prestazioni elevate. Si tratta di un intervento importante anche per l’ambiente: recuperare una macchina, aggiornandola in base alle normative attuali, è senza dubbio preferibile al suo smaltimento”.
Paolo Dalla Corte ha curato personalmente la selezione dei detenuti che hanno intrapreso un cammino di formazione per diventare tecnici e potere intervenire sulle macchine. Nella prima fase del progetto lavoreranno affiancati da uno “special team” dello stabilimento di Baranzate che li guiderà a realizzare al meglio ogni passaggio per ottenere macchine come nuove, che saranno pronte a entrare sul mercato con il logo “Second Chance Project” by Dalla Corte.