Nuovo capitolo di “We Love Coffee”, le interviste del nostro supercollaboratore Fabrizio Rinaldi con personaggi del mondo del caffè, nel post di oggi intervistiamo Armando Marino titolare di Tostacafè Project, azienda che si occupa di macchine per la tostatura del caffè e che ci offre una sua visione, uno spaccato interessante sul mondo del caffè e sui suoi sviluppi.
Ci siamo conosciuti, io e Armando, proprio tra le pagine di questo blog e da allora le nostre strade sono proseguite in parallelelo, incrociandosi ogni volta che si presentava un’opportunità, come stavolta, per questa intervista realizzata in esclusiva per il blog Ilcaffeespressoitaliano. Tra noi è sorta un’amicizia sincerà che spero si manterrà salda per tutti gli anni a venire.
Armando, sei il titolare di Tostacafè Project, un’azienda che si occupa della produzione di macchine per la tostatura del caffè, da quelle da 5 kg per ciclo di tostatura, come la mia, di stampo artigianale, fino a quelle da 60 kg che operano a livello industriale. C’è una notevole differenza tecnica tra i diversi modelli, o seguono una stessa linea di progetto ?
Colgo l’occasione per salutare te e tutto lo staff del blog Ilcaffeespressoitaliano, nonché tutti i vostri lettori che sono numerosissimi, inizio col rispondere alle tue domande dicendo che le mie tostatrici seguono a grandi linee lo stesso progetto, ovviamente si differenziano tecnicamente in base alle capacità di produzione.
Quando è cominciata la tua avventura, in questo settore ? E, in generale, da quanto tempo lavori nel mondo del caffè ?
Ho ideato e fatto partire il progetto TOSTACAFE’ nel gennaio 2011, nel quale come tu ben sai veicoliamo i macchinari di ns produzione unitamente alla materia prima (selezionate origini di caffe crudo che scelgo attentamente dopo aver consultato e compreso le necessita produttive del mio cliente) e dulcis in fundo il trasferimento del know how (che si traduce in una settimana intensiva di training, inerente la conoscenza dei caffe crudi e loro caratteristiche e modalita di impiego, profili di tostatura,etc.). Lavoro nel mondo del caffé da circa 25 anni, ho prestato la mia opera in piu ruoli manageriali e in diverse torrefazioni (tra cui spiccano i nomi di Biancaffé e Palombini, ndr).
Complimenti, la tua è davvero una bella storia. Io credo fermamente in quello che fai e lo condivido in pieno. Cosa consiglieresti, invece, a chi vorrebbe aprire una torrefazione ? E’ ancora possibile, in Italia, mettersi in gioco con questo tipo di attività ?
Il mio orientamento è quello di trasferire l’idea del torrefattore artigiano che crea le sue miscele con molta cura ed attenzione, mirando sempre a creare un prodotto di eccellenza. Sappiamo bene che il consumo del caffe viene subito dopo quello dell’acqua potabile, fa parte delle ns abitudini quotidiane quindi è una materia che conosciamo molto bene, sappiamo riconoscere un caffè di alta gamma quando ci viene proposto e una volta conosciuto ed apprezzato lo ricerchiamo, cosi come si faceva una volta quando si entrava nelle torrefazioni/coloniali si sceglieva la miscela la si faceva macinare e si tornava a casa con il sacchettino di carta da 250gr che lasciava una scia una lunga di profumo di caffè macinato fresco.
Quindi la mia riposta è si, c’è tanto spazio ancora per inserirsi in questa nicchia di eccellenza, oggi il consumatore è molto attento e ricerca prodotti bio e gourmet per deliziare il proprio palato.
E nel resto d’Europa, invece, credi che la situazione sia diversa ?
Assolutamente no, il trend di crescita è notevole, tra l’altro il mio format si sviluppa in maniera maggiore all’estero.
Chi opera nel ns settore è a conoscenza che il mondo del caffe è in continua espansione, nel resto d’europa e nei paesi arabi il consumo del caffe è maggiore rispetto al ns consumo procapite quindi troviamo ampi spazi per collocare i ns macchinari, servizi e prodotti.
Quali sono i segreti per creare una buona miscela ?
Prima di tutto si parte dalla materia prima senza la quale difficilmente si raggiunge un prodotto eccellente, quindi una buona ricerca e pianificazione negli acquisti dei caffe arabica e robusta (aggiungo,senza lesinare giacché i grandi margini di guadagno consentono l’acquisto delle migliori origini di caffè cosi come fanno i torrefattori esteri).
Ed esiste, secondo te, una regola fondamentale da seguire, durante i cicli di tostatura ?
In tutti questi anni ho avuto la fortuna di potermi confrontare con grandi e medi torrefattori italiani ed esteri (questi ultimi li ho trovati di gran lunga con una mentalitá aperta e pronti al confronto, so che a qualcuno verrá da storcere il muso leggendo questo che sto per affermare; ma la maggior parte dei torrefatori italiani ed in special modo quelli della vecchia guardia ho riscontrato che sono fermi sulle loro idee e poco propensi alla sperimentazione ( e nel ns campo credo che ci sia ancora tanto da sperimentare), in definitiva credo che a volte si pecca di presunzione…..e come se il torrefattore italiano fosse il consegnatario della verità (mi chiedo se questa presunzione…direi ancestrale viene fuori dal fatto che abbiamo portato nel modo l’espresso?? E questo è il motivo che ci fa sentire i re del caffe?).
Le scuole di pensiero sono tante, inerenti alle modalitá su come tostare, i tempi di maturazione, come, quando e dove confezionare i grani, il macinato, i monoporzionati,etc. etc.Ovviamente il risultato in tazza è quello che conta, poi a ognuno le sue credenze, a ognuno il suo metodo, ma credimi non esistono” Veritá assolute”.
Ritornando nel merito della tua domanda i ns macchinari non avendo PLC o controlli elettronici sui vari profili di tostatura con questo ribadisco e sottolineo che sono puramente artigianali, questo campo di gioco è solo ed esclusivamente per i veri amanti del caffè, noi siamo artigiani, a noi piace innalzare la figura del maestro torrefattore, siamo innamorati di questa figura, “Creatore ed Alchimista”, perché pensa, pianifica e sceglie origini di caffe creando nuove soluzioni per deliziare il palato dei suoi fedeli consumatori).
Noi ci fidiamo della nostra vista, del nostro olfatto noi giochiamo con le fiamme che governano la temperatura delle nostre torrefattrici al fine di raggiungere la tostatura perfetta, quel colore a manto di monaco che tanto decantava Eduardo De Filippo nelle sue commedie.
Parole dure, Armando, ed in certi versi, anche vere. Tuttavia bisogna ammettere che ci sono alcune torrefazioni che operano a livello industriale che lavorano seriamente ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti ( un esempio e’ la nostra cara Mokaflor, senza la quale non saremmo qui a scrivere questo blog e certamente mi ha aiutato a diffondere l’idea di un caffe’ di qualita’.
Un ultima domanda, personale, stavolta, prima di salutarci. Che mondo sarebbe, il mio ed il tuo, se non ci fossimo incontrati ( tra l’altro proprio grazie a questo blog ) ?
Il nostro mondo sarebbe continuato, forse lottando di piu e raggiungendo i risultati attuali con molto piu tempo, invece l’universo si è rivelato dalla ns parte, siamo stati dei pezzi di un puzzle che si sono incastrati da soli senza alcuno sforzo, da tempo ho imparato che quando si lavora con passione e scopo e si condividono le esperienze tutto fluisce senza alcuna difficoltá.
Io posso dirti che grazie al tuo aiuto ho iniziato un percorso lavorativo di cui vado fiero e ha rappresentato per me l’inizio di una nuova avventura.
Io invece posso dirti che di riflesso sono altrettanto fiero di aver contribuito al tuo cammino, inoltre aggiungo che durante la mia ultima visita nella tua torrefazione come tu ben ricorderai ero accompagnato da altri clienti che provenivano da Milano ( presto inizieranno anche loro l’attivitá di torrefazione) , questi ultimi sono stati rapiti ed incantati dalla tua grande passione e concentrazione mentre effettuavi tutte le operazioni di tostatura.
Sono persuaso che la tua passione ti porterà molto lontano, per quanto mi riguarda spero di poter continuare ad essere un portatore sano di questo virus che tanto piace e sensibilizza tutti i coffeelovers.
Ti ringrazio per questa piacevole intervista. Un saluto, Armando, da tutto lo staff del blog Ilcaffeespressoitaliano.
Grazie per la vostra attenzione, e un saluto a tutti
Semper ad Maiora y Hasta la Victoria !!
Volete contattare Fabrizio….[email protected]!!!
interviste, we love coffee
posso avere un numero di contatto ? per una torrefazzione in romania
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