Un grande atleta e grande appassionato di caffè: Ashton Eaton.
Per cominciare la nostra storia di oggi dobbiamo partire dal dire che un membro del nostro gruppo è un grande appassionato di atletica. Come forse alcuni lettori sapranno, questo sport, che in Italia non gode di buona salute, ha celebrato a fine agosto a Pechino i suoi campionati del mondo. In quella occasione, molti addetti ai lavori e mass media hanno sottolineato come la vera impresa dei campionati non sia stata firmata dai pur straordinari Usain Bolt o Mo Farah, bensì dal vincitore del decathlon, la super competizione dove nel corso di dieci gare gli atleti devono accumulare più punti possibile: l’americano Ashton Eaton. Nel corso delle 10 prove Eaton infatti ha totalizzato 9045 punti, nuovo record del mondo, e nelle singole gare ha ottenuto risultati che in molti casi gli avrebbero consentito di vincere i campionati italiani (e di molte altre nazioni) nelle varie specialita.
A destare sensazione è stato forse, soprattutto, lo straordinario 45.00 che Eaton ha conseguito nei 400, risultato che rappresenterebbe il record italiano. Il bello però, per noi, è venuto alla fine, quando, nelle interviste di fine gara Eaton ha dichiarato “E’ vero, i 400 metri mi vengono bene, solo il caffè mi viene meglio!”
A sentire questa straordinaria affermazione, e a sentire la parolina magica: caffè, abbiamo alzato le antenne, e siamo andati a frugare nel quotidiano di questo grande atleta.
La rete riporta poco, anche se già molto: il decathleta (peraltro sposato con una campionessa di prove multiple, ci mancherebbe) ha tre macchine da caffè a casa (e fra queste ci saranno anche V60 e Aeropress? io credo di sì…) e dicono i giornalisti “segue le ricette” che possiamo immaginarci portino il nostro atleta non solo fra centesimi di secondo e centimetri di salto, ma anche fra brew ratio e rifrattometri…
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“Nous ne le faisons pas à la demande de la Commission des sondagesâ€, précise M. Lévy, qui ne sait pas encore s’il en publiera les résultats.Merci monsieur Lévy pour votre touchante franchise, vous n’avez pas besoin d’ordres, vous faites le sale boulot de vous même. Je tiens à préciser que je condamne d’avance les méchants complotistes qui parlerons de communautarisme chez les sondeurs.
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