LA RECENSIONE DEL CAFFÈ VERGNANO 1882

Buoni aromi ma sensazioni debolucce all’assaggio della miscela bar di Vergnano.

Vergnano

Una recente fiera ci ha portato, fra gli altri, allo stand di Vergnano, grande e antica azienda Piemontese. La miscela 1882 è quella che viene proposta dall’azienda per i bar, e questa miscela ci viene raccontata dai rappresentanti dell’azienda allo stand come declinata in due varianti: una forte e una più leggera; in occasione di questo assaggio a noi viene proposta quella indicata come “forte”.

L’assaggio, che è stato svolto, come sempre, secondo i parametri di assaggio SCAE descritti in questo articolo, ha avuto come primo, negativo protagonista il barista, che non ha pulito il portafiltro, ne flussato l’acqua e non ha eseguito una corretta pressatura: purtroppo, ci troviamo a scrivere di queste mancanze in troppe occasioni.

L’espresso che ci è stato servito presentava una crema di giusta persistenza e con una buona consistenza (o elasticità, cioè la capacità della crema di ricoprire subito il caffè se spostata con il cucchiaino) il colore della crema è un nocciola scuro senza sfumature, senz’altro congruo se consideriamo una miscela “forte” probabilmente tostata scura e con una consistente percentuale di caffè robusta. L’esame olfattivo ci rivela note intense di cioccolato scuro, legno pregiato e caramello. Se questa parte del test è quindi sodisfacente, molto meno lo è l’assaggio vero e proprio. La tazzina risulta infatti avere una scarsa acidità, un corpo piuttosto debole (strano in una miscela come questa) e un amaropiù pronunciato del prevedibile, frutto forse di una certa sovraestrazione; anche il retrogusto risulta antipatico, ruvidino e, perfino, con una leggerissima astringenza. Provato con lo zucchero, il caffè evidenziava, sebbene in maniera non troppo aggressiva, le sue caratteristiche ruvide…

Insomma un caffè così e così e un voto finale che non può andare oltre un 6.

Il sito Vergnano, naturalmente, non offre alcuna indicazione sulla composizione della miscela.