Quale caffè devo comprare per fare un espresso di qualità a casa? Questa è la domanda che spesso ci viene rivolta dagli Home Baristi italiani su questo blog, quale miscela scegliere negli scaffali dei supermercati?
Anche se noi solitamente consigliamo i nostri lettori di rivolgersi a caffetterie e torrefazioni artigianali dove poter essere guidati da professionisti nella scelta del caffè più adatto, in questo post, e negli altri che seguiranno andremo ad assaggiare le miscele più diffuse nella grande distribuzione iniziando proprio da una delle miscele più famose, e probabilmente la più venduta in Italia, la leggendaria Lavazza qualità rossa acquistata al prezzo di 12,40€ in confezione da 1kg.
La miscela, secondo lo stesso sito Lavazza, è composta da arabica naturali del Brasile e robusta Africani, e ad un esame visivo il colore di tostatura risulta molto disomogeneo; bizzarramente i chicchi di robusta appaiono nettamente più chiari di quelli di arabica, e, sempre ad un esame visivo la qualità dei chicchi non sembra dei peggiori.
Per l’estrazione degli espressi abbiamo utilizzato delle attrezzature di primo ordine per quanto riguarda il settore home, un macchina per espresso Dalla Corte Mini e un macinacaffè Mahlkonig Vario eseguendo tutte le procedure corrette come il flussaggio delle doccette, la pulizia del portafiltro e una pressatura forte e ben livellata.
Questo assaggio, come tutti gli altri presenti nelle nostre recensioni dei vari caffè, è stato effettuato con le metodologie di assaggio e valutazione SCAE descritte in questa scheda.
Abbiamo utilizzato 16 grammi di caffè macinato per ottenere due espressi in 25 secondi con una temperatura di estrazione di 92° e una preinfusione di 2 secondi.
La crema si presenta di un color nocciola senza particolari nuance e abbastanza persistente. Al naso spiccano i sentori tipici dei caffè di seconda scelta, come legno e terra, con sensazioni di un caramello molto (troppo?) spinto. L’acidità è assente e la tazzina si presenta sbilanciata con un amaro molto forte. Una astringenza importante, probabilmente dovuta ai chicchi immaturi, ci asciuga subito il palato lasciandoci un retrogusto davvero amaro e persistente di legno e gomma bruciata che ci richiede immediatamente un bicchiere d’acqua. Altra stranezza, nonostante la componente non certo marginale di robusta il corpo sembra latitare e il caffè rimane abbastanza acquoso.
Il voto a questa miscela non può essere che 4.
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Pingback: IL NOSTRO ASSAGGIO DELLA MISCELA PELLINI ESPRESSO BAR N°82 | Caffè espresso italiano by Gabriele Cortopassi
Non posso che essere d’accordo con quanto recensito, la qualità di questa miscela lavazza lascia molto a desiderare e probabilmente punta a quella fetta di consumatori che del caffè apprezza più l’abitudine del gesto che il piacere del gusto.
Concordo.
Io andrò controcorrente ma la recensione mi ha lasciato molto spiazzato. Pur non considerando Qualità Rossa come un caffè da riprovare, trovo completamente assenti le note esplicitate nella recensione. Piuttosto mi ha dato fastidio il retrogusto acidulo tipico degli arabica, inoltre troppo poco assente il corpo. Forse nel complesso un gusto piatto, senza carattere, magari indicato agli abitué della moka la mattina.
vorrei sapere la ragione delle componente della miscela caffè lavazza di alcune sostanze che compongono la miscela lavazza oro: come frutta e fiore, cioccolata, frutta secca spezie di che genere. legno come segatura, tabacco, malto miele e biscotti..la ragione che sono nella miscela, lavazza oro..mi farebbe piacere la ragione di tali componenti per la miscela…