Se ormai siamo abituati (nei super coffee shop stranieri) a espressi da mille e una notte, e con prezzi di pari livello, fa notizia, a New York, un cappuccino supercostoso….
La nostra filosofia l’avrete capita: il mercato italiano avrebbe bisogno di segmentarsi, sì di proporre al cliente la tazzina al prezzo politico di un Euro, ma anche di sapergli offrire l’eccezionalità, il caffè di alta gamma, magari per 3 euro, così come nel vino siamo disposti a spendere, in alcuni momenti, cinque euro per un Brunello, oppure, più normalmente, 2 per un decente vino….
All’estero, lo abbiamo visto e scritto fino alla nausea, questa tendenza è in atto da anni, e non è davvero raro trovare, nei coffee shop stranieri, espressi di miscele pregiate proposte a prezzi molto alti. Nonostante questo, la notizia di un cappuccino in vendita a New York per dieci dollari ci ha sorpresi, e a quanto pare ha sorpreso anche New York.
Succede al Budin , un nuovo coffee shop scandinavo a Greenpoint , Brooklyn , dove il barista passa 15 minuti alla macchina prima di servire, religiosamente, un cappuccino cosparso di una polvere di liquirizia grezza, omaggiandoci anche di un cioccolatino coperto con la liquirizia di cui sopra: tutto, regalo compreso, per 10 dollari.
Al proprietario, Islandese, dello shop, hanno chiesto lumi su come giustificasse questo prezzo, la risposta è stata che sono gli ingredienti ad essere costosi. Dal caffè: 24 dollari per 340 grammi (12 once) tostato dal campione del mondo baristi Tim Wendelboe, al latte biologico, alla polvere di liquirizia fino allo speciale sciroppo di anice importato dalla Danimarca. Il proprietario dice anche di vendere, se la traduzione è corretta, da 5 a 10 “supercappuccini” al giorno…
e quasi come preparare un cocktal a base di cappuccino. mi piace un sacco. Gabry dovresti creare un corso su questa cosa. 😉