Trascinato in uno dei mega punti vendita della “world Famous” catena svedese di sabato pomeriggio, mi preparo ad affrontare una moltitudine di persone alla ricerca di un’idea per la nuova casa, per rinnovare un po’ l’appartamento o semplicemente per passare un pomeriggio.
Così dopo aver oltrepassato cucine, camere, divani, sedie, tavoli e librerie dai nomi di “esotici” paesini svedesi di difficile pronuncia e comprensione (che trovandomi a Firenze vengono prontamente storpiati e toscanizzati fino a diventare nomi di amici d’infanzia) mi trovo davanti la scala che conduce nel girone Dantesco del Market.
Prima di compiere un’ulteriore passo però vengo attratto da delle sirene, che sotto forma di due nuovissime Rancilio Classe 9, mi richiamano con i propri led lampeggianti multicolor. Come resistere alla chiamata di un espresso? Proviamo.
La prima cosa che mi salta agli occhi è la comunicazione (in questo sono dei maestri!!) che riguarda non tanto la qualità della miscela ma il suo aspetto etico e la certificazione UTZ che garantisce che i chicchi di caffè sono coltivati in piantagioni in cui viene effettuato un uso appropriato di
sostanze agro-chimiche e in cui i lavoratori e le loro famiglie vivono in alloggi decorosi, hanno diritto ad assistenza sanitaria, scuole ed istruzione, e che i loro diritti di lavoro sono tutelati
I chicchi, presenti nella tramoggia del macinadosatore, hanno un grado di tostatura non troppo spinto, e il macinato, visto la mole di lavoro è macinato praticamente “on demand”.
La miscela, come dimostra la crema, contiene una piccola percentuale di robusta che rinforza l’espresso senza dare sentori sgradevoli (visto l’ambiente mi aspettavo legno, magari truciolato!).
All’assaggio il caffè, nonostante la leggera sottoestrazione, presenta un corpo discreto e una piacevole acidità. Una lieve sensazione di amaro accompagna il retrogusto non troppo persistente.
Non erano presenti pacchi di caffè che potessero aiutare nell’identificazione della marca, ma con una piccola ricerca sono risalito al nome della miscela “Lavazza Supergusto UTZ” composta da caffè brasiliani naturali, caffè lavati Centroamericani e una percentuale di robusta indonesiana.
Forse sarò stato condizionato dalle basse aspettative qualitative che avevo sulla location, ma sono rimasto piacevolmente colpito da questo espresso, che non sarà sicuramente indimenticabile, ma sicuramente raggiunge la sufficienza.
Voto finale per il nostro assaggio 6 ½