La più piccola macchina da espresso Dual Boiler; una macchina da caffè espresso con molte caratteristiche professionali ma oggetti di recensioni non molto favorevoli….
Il nostro blog, lo vediamo dai commenti e dalle mail che ci arrivano, è frequentato da molti home barista, appassionati di caffè che non lavorano in un bar, ma che forse mettono ancora più passione di un barista nel prepararsi espresso e cappuccino a casa. Per questi appassionati il problema più importante è naturalmente quello dei prezzi delle macchine, e se una macchina in plastica e dal costo non superiore ai cento euro può permettere di preparare un decente espresso, una macchina da espresso da casa con buone caratteristiche semiprofessionali e che permetta di fare un buon cappuccino (quindi di montare bene la schiuma di latte) richiede una spesa abbastanza importante.
Escludendo le machine top di cui abbiamo già parlato, (GS3 la Marzocco, DC MINI Dalla Corte, Rocket Rancilio) che per prestazioni e soprattutto per prezzo sono sicuramente un sogno per tutti gli home barista, se il budget a nostra disposizione è più limitato si deve obbligatoriamente scegliere macchine “single boiler”, alcune anche con prestazioni da macchina professionale (Rancilio Silvia) altre più entry level ma sicuramente con tutti gli inconvenienti che questa tecnologia, del dual boiler appunto, presenta.
Sicuramente il problema più grande è il dover aspettare che l’acqua all’interno del boiler scenda di temperatura dopo aver montato il latte (fase che richiede una temperatura intorno a 120°) prima di poter preparare un espresso senza bruciare la polvere di caffè (con una temperatura che dovrebbe essere intorno ai 90°/93°).
Un’alternativa, (l’unica a quanto ne sappiamo) è la Gaggia Baby twin, una “dual Boiler” da casa, compatta ma dalle prestazioni interessanti. Questa macchina, avendo due caldaie permette di averne una dedicata all’acqua e al vapore per il cappuccino, più calda, e una per l’espresso, settata,come dicevamo, intorno ai 90 gradi. La carrozzeria di questa macchina è interamente in acciaio (anche questo dovrebbe essere garanzia di stabilità di pressione) e tutti i comandi sono riassunti in un’elegante anello centrale dove si trovano i pulsanti programmabili per 1 o 2 espressi, il pulsante per l’estrazione manuale e i pulsanti vapore/acqua calda.
Il serbatoio di 1,6 litri è in plastica trasparente e consente di monitorare in tempo reale il livello dell’acqua. Altri elementi che usualmente si trovano su macchine professionali sono il porta filtro da 58mm non pressurizzato (quello usato sulla stragrande maggioranza delle macchine da caffè da bar) l’elettrovalvola che scarica nel “drip tray” l’acqua in eccesso dall’erogazione, (molto utile per la pulizia con filtro cieco-anche questo mutuato dalle macchine da bar) e la possibilità di programmare una preinfusione per estrazioni a regola d’arte.
Fin qui gli aspetti positivi della macchina, alcuni siti di recensioni americani non sono però teneri con questa macchina, che viene accusata di avere un boiler per il vapore molto debole, per queste recensioni non c’è modo di regolare la temperatura e la macchina si rompe molto facilmente. Sono diversi i siti a riportare questi problemi.
La macchina ha davvero un prezzo basso per le sue caratteristiche, e si trova in vendita a circa 400 euro.
ho avuto il vecchio modello a boiler singolo , bella macchinetta dal porta filtro professionale e massiccio , un caffe’ piu’ che decente mediamente meglio di quello tipico di un bar senza pretese , ma purtroppo il suo tallone di Achille e’ la pompa a vibrazione che dopo circa 3000 estrazioni e’ da cambiare , costano nulla puoi cambiarle tu in casa ma alla fine questa pratica ripetuta nel tempo annoia e alla fine ti prendi una macchina con pompa rotativa , a giudicare da quello che mediamente avresti speso in continue riparazioni , risparmi pure