E’ con un pizzico di colpevole ritardo (abbiamo dato la precedenza, lo ammettiamo, ai campionati del mondo barista) che pubblichiamo il bellissimo resoconto che Nadia Rossi, ufficio stampa Dalla Corte, ci invia a proposito della seconda edizione del dc campus organizzata a Milano da Dalla Corte, un evento davvero speciale che anche stavolta ha visto una massiccia partecipazione di finalisti di World Latte Arte e World Coffee in Good Spirits. Con una chicca finale.
Il portone di quello che fino al 2010 è stato lo stabilimento Dalla Corte a Milano si è aperto di nuovo per accogliere i partecipanti alla seconda edizione del più importante appuntamento internazionale per i campioni della Latte Art e del Coffee in Good Spirits: il dc campus. Il numero dei fuoriclasse della lattiera e dello shaker è più che raddoppiato, con presenze dalla lontana Islanda e anche dal Brasile. Per la LA, hanno partecipato Marius Nica – Romania, Seivijus Matiejunas – Irlanda, Chiara Bergonzi – Italia, Miguel Lamora – Spagna, Edith Juhász – Ungheria, Rudy Dupuis – Francia, Simon Alteblad – Norvegia, Jelle Van Echelpoel – Svezia, Luzia Maite Taschler – Germania, Leszek Jedrasik – Polonia. Ospite d’eccezione il campione del mondo 2011, il greco Chris Loukakis. Per il CIGS: Cristi Coman – Romania, Francesco Corona – Italia, Damián Seijas – Spagna, Victor Delpierre – Francia, Vala Stefánsdóttir – Islanda, Ubirajara Gomes – Brasile, Madeleine S. Johnsen – Norvegia, Gérard Meylaers – Belgio, Stavros Lamprinidis – Grecia, Ronny Billemon – Belgio. Riferimento per i campioni dello shaker è stato il campione mondiale CIGS 2012, l’ungherese Akos Orosz.
Tutto come in gara
nell’ampia sala dedicata alla pratica, i baristi si sono allenati con le apparecchiature e i prodotti delle aziende sponsor ufficiali delle finali mondiali che si svolgeranno a Nizza (Francia) dal 26 al 28 giugno. Nel pomeriggio di giovedì 3 marzo, Sonja Grant, giudice capo e trainer dei campionati di LA e CIGS, ha dato informazioni e consigli ai finalisti. La teoria si è alternata alla pratica alle postazioni di gara.
L’imbarazzo della scelta
Sabato 4 maggio Paolo Dalla Corte, si è soffermato sull’importanza per la migliore resa in tazza del filtro di 54 mm di diametro, che utilizza per le sue macchine, mentre Christian Klatt di Mahlkönig ha spiegato i vantaggi del macinacaffè on demand. Quindi, di nuovo i campioni hanno avuto le postazioni a propria disposizione, mentre nell’education room proseguivano gli incontri. I baristi Aicaf Gianni Cocco e Danilo Torres hanno realizzato cappuccini decorati e 3D, ripresi da mille flash. Infine, la scoperta delle miscele di Cafés Richard e i segreti per ottenere un’eccellente crema di latte di soia. Nel pomeriggio nuove prove di decoro e di mixability per i campioni delle due specialità; infine la prima fase della gara di Latte Soyart.
Avanti senza paura
La sorpresa di domenica 6 maggio è stata una sessione di formazione esperienziale finalizzata a un aumento delle possibilità di performance dei partecipanti: un aiuto per sentirsi meglio alla postazione di gara. Nel pomeriggio c’è stata una simulazione dell’ultimo round della competizione. Dopo tanto impegno, una nuova fase ludica, con le finali della competizione di Latte Soyart, vinta dal campione spagnolo Miguel Lamora.
Un’esperienza che unisce
In conclusione, Zachary Carlsen, giornalista di Sprudge.com definisce il Campus “un evento bellissimo, che ha suscitato un grande interesse da parte di tutti. Ho visto tanta professionalità”. Un’opinione condivisa da Sarah Allen di Barista Magazine che aggiunge: “Ho parlato con Paolo Dalla Corte cogliendo la sua visione del mondo del caffè, la sua voglia di trasmettere e condividere professionalità. L’impegno nel supportare i baristi con un evento come questo è un segno davvero notevole”. Da parte sua, Sonja Grant ricorda il positivo “effetto” del dc campus dello scorso anno in occasione della finale di Seoul: “quando i finalisti erano nel back room c’era un clima molto bello: chi si era incontrato a Milano era felice di rivedere quelli che ormai erano suoi amici, con cui scambiare idee, confessare paure…”. Questo è il bello di sentirsi un team.
A proposito di questo spirito, del bel senso di gruppo che si respirava, Nadia Rossi, ci ha mandato un altro bellissimo testo che non pubblichiamo perché questo post diverrebbe davvero troppo lungo, ma che lasciamo, piccola chicca, in questo link: “Pensieri e parole“. Credeteci, vale la pena!
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