Lo abbiamo seguito nei giorni scorsi, e adesso, in questo post finale dedicato al campionato del mondo di barista svoltosi a Melbourne, rivediamo la gara del nostro Francesco Sanapo e conosciamo i sei baristi più bravi del mondo.
Dall’ Australia, dove si è svolto il campionato mondiale baristi, torniamo a casa con un trofeo che mancava da sempre al nostro paese, a dispetto dell’idea, purtroppo diffusissima e vero freno allo sviluppo della qualità dell’espresso, che il ‘caffè’ come lo facciamo noi non lo fa nessuno. (e purtroppo spesso è vero!!!) Il nostro campione Francesco Sanapo si è classificato tra i primi sei baristi al mondo al termine di una finale entusiasmante che abbiamo seguito in diretta streaming conciliando le gare con il fuso orario di Melbourne e il lavoro quotidiano con quello italiano, spesso con sbadigli che difficilmente si possono spiegare ai clienti. Ma ne è valsa la pena! per le emozioni, lo spettacolo e il fascino di questa finale nell’arena di Melbourne. Congratulazioni a Francesco per la sua gara, che abbiamo sentito anche un po’ la nostra. Come abbiamo avuto occasione di dire vedendo il regolamento completo del campionato, le prove che ogni concorrente doveva sostenere in quindici minuti erano tre: la presentazione di un espresso con una miscela da lui creata, la presentazione di un cappuccino e infine un signature drink, una bevanda firmata, un drink a base caffè di libera interpretazione.
Il caffè per l’espresso presentato dal nostro campione era un caffè molto particolare, proveniente dall’Etiopia, coltivato sui 2000metri: il Nekisse. Nella sua ‘signature drink’ invece Francesco ha scomposto il gusto del suo caffè per far capire ai giudici come ad ogni sorso che il cliente fa al bar, il gusto dell’espresso cambi in base alla temperatura, che man mano si va abbassando. Francesco, nei mesi precedenti, aveva cronometrato in molti bar il tempo medio in cui un espresso viene bevuto (per vostra curiosità, circa 50 secondi) e ai giudici ha servito tre bevande a tre diverse temperature che simulassero in tre sorsi con i quali viene bevuto un espresso, esaltando in tre fasi successive l’acidità, la dolcezza e infine l’amaro (tipico di quando l’espresso si raffredda). Nel primo caso ha esaltato la sensazione con la piacevole acidità dei frutti rossi, nella seconda con sentori di pesca gialla e zucchero di canna e nella terza bilanciando dolcezza e amaro con cioccolato e prugne dolci. L’ordine d’arrivo dei finalisti è comunque il seguente:
- 1)Pete Licata, Usa 631pt World Barista Champion 2013
- 2)Matt Perger, Australia 619 pt
- 3)William Hernandez, El Salvador, 596 pt
- 4)Colin Harmon, Irlanda 561,5 pt
- 5)Nick Clark, New Zeland 540 pt
- 6)Francesco Sanapo, Italia 535 pt
E’ da notare come, al di là del terzo posto del Salvadoregno Hernandez e il sesto del nostro rappresentante, la finale è stata monopolizzata da baristi di lingua inglese, un vero segno dell’inversione di tendenza nel mondo della cultura del caffè. Partiamo da qui comunque, da questo straordinario sesto posto che sarà sicuramente un ottimo biglietto da visita per il prossimo anno, quando il wbc si terrà in Italia, a Rimini dal 9 al 12 giugno.
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