Minor stress del chicco, maggiore economia e durata. Con la dottoressa Bardoni di DRM parliamo del sistema di macinatura a macine ibride, l’alternativa a macine piatte e macine coniche.
La macinatura del caffè è un argomento da sempre molto discusso fra gli amanti del caffè e i baristi. Argomento di discussione è spesso quello inerente le variazioni di macinatura dovute al clima e all’umidità, e ne abbiamo parlato qui, altre volte si dibatte invece se la perfetta macinatura sia data dalle macine coniche o dalle macine piatte, i due metodi che abbiamo provato a sviscerare in questo post. In questo post proveremo invece ad andare più a fondo, e a scoprire il metodo che si pone come alternativa alla macinatura conica o piatta, promettendo migliori risultati in termini di economia per il bar, di migliore macinatura per il caffè espresso e di minor stress per il chicco.
Si tratta della macinatura a macine ibride, sviluppato dalla DRM oltre venticinque anni fa e tuttora usato da tutti i macinini della storica azienda milanese.
Le macine ibride, come si intuisce dal nome, sono un mix fra piatte e coniche, anzi, le mischiano in un sistema di macinatura che include una macina conica e due piatte, come potete vedere dalle foto che corredano il post.
I vantaggi di questo metodo ci vengono riassunti dalla Dottoressa Eleonora Bardoni, di DRM.
“Il sistema a macine ibride permette tre grandi vantaggi. Il primo ha a che fare con il portafoglio del barista. Nel caso che, per usura, sia necessario cambiare un sistema a macine coniche, la spesa sarà molto elevata, anche oltre le 150€, mentre nel sistema ibrido le macine coniche, che sono deputate allo spezzettamento iniziale del chicco, sono praticamente eterne, e le macine piatte hanno costi di sostituzione molto inferiori, meno di un terzo.
Per capire un altro vantaggio delle macine ibride è necessario comprendere che le classiche macine coniche tendono facilmente, per usura o perché vi si incastrano corpi estranei, a spostarsi dall’asse di macinatura, con il risultato di dare una granulometria estremamente irregolare. Questo non succede mai con le macine ibride”.
Fino ad adesso, abbiamo parlato del confronto fra macine coniche e quelle ibride, ma rispetto a quelle piatte?
“Il vantaggio delle macine ibride rispetto alle piatte” continua la dottoressa Bardoni “ è che il percorso che fa il chicco di caffè all’interno della camera di macinatura, molto più alta, è molto più lungo, e permetterà una migliore progressività nella spezzatatura del chicco, fino ad arrivare alla corretta granulmetria con un minor stress e un minore riscaldamento per il chicco.
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