Come fare una buona schiuma per il cappuccino di soia? E quale latte di Soya usare, nei tantissimi e di gusti diversissimi che ci sono in giro? Una nostra recensione di uno dei soya latte più usati anche nella latte art.
Avevamo già parlato di latte di soya in questo post, e visto la crescente richiesta di questo prodotto soprattutto da parte di una clientela giovane e prevalentemente femminile sempre alla ricerca di un cappuccino “salutare”, in quanto contiene meno grassi saturi e calorie, e più digeribile. Senza contare tutte le persone che devono fare i conti con un’intolleranza al lattosio.
Il marchio leader a livello europeo per quanto riguarda i prodotti a base di soya, Alpro, ha studiato un latte “for professional” dedicato esclusivamente ai professionisti che consente di ottenere risultati veramente ottimi. Abbiamo avuto modo di provarlo, prima ad eventi quali “Pausa Caffè Festival”, il campionato di latte art e cappuccino che gli era collegato e il campus organizzato dalla azienda di macchine da caffè Dalla Corte (con la presenza della campionessa del mondo Viktoriya Kashirceva) DC Campus” , e poi direttamente nei nostri bar e nella nostra scuola durante i corsi.
La tecnica di montatura è esattamente uguale a quella che ci consente di ottenere una crema densa e lucida con il latte intero grazie all’aggiunta di proteine vegetali nobili(3,3%) che inglobano aria. Facendo attenzione a non superare i 65° gradi avremo un cappuccino cremoso e gustoso senza coloranti o dolcificanti artificiali visto che l’unico zucchero presente è quello di mele.
I fagioli di soya utilizzati sono prodotti in delle cooperative in Canada, Cina ed Europa in maniera da garantire ai coltivatori un giusto prezzo per il proprio raccolto e il processo di produzione prevede emissioni di CO2 e consumi di acqua molto minori di quelli necessari per produrre un latte di tipo animale.
Il prodotto è in confezioni da un litro, si conserva come un normale latte UHT fuori frigo e una volta aperto fino a 5 giorni in frigo.
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