Il mistero dell’origine del Caffè e della sua scoperta ci viene narrato attraverso numerosi aneddoti e leggende.
La zona di provenienza della pianta del caffè è stata individuata nellla regione di Kaffa sugli altopiani dell’Abissinia (odierna Etiopia) dove Kaldi, un pastore del VI secolo, lasciava le sue pecore libere di pascolare alla ricerca di cespugli ed erbe. Una notte le pecore però non rientrarono all’ovile e furono ritrovate dal pastore il mattino successivo vicino a dei cespugli dalle bacche rosse, particolarmente vivaci e sveglie. Kaldi decise di raccogliere alcune bacche e portarle ad un vicino monastero dove i Monaci spaventati decisero di buttarle nel fuoco. L’aroma che si sprigionò convinse i religiosi a raccogliere i frutti e preparare un infuso rinvigorente che li aiutò a stare svegli durante le lunghe veglie di preghiera.
Un’altra leggenda parla di un incontro tra l’Arcangelo Gabriele e Maometto in cui quest’ultimo venne soccorso durante un momento di stanchezza da una bevanda Nera come la Sacra Pietra della Mecca che gli consentì disarcionare in battaglia 40 cavalieri e soddisfare nientemeno che 40 donne.
Sicuramente tra il XII e il XIV secolo il caffè inizia a diffondersi nella nello Yemen grazie alle invasioni etiopi della zona e nella penisola araba attraverso le coste del Mar Rosso fino ad arrivare nella prima metà del 1500 ad Instambul dove vennero alla luce le prime “Case del Caffè” (Kahwe Khaneh) e il caffè prende il nome di “Vino dell’Islam” essendo un valido sostituto agli alcolici vietati dal Corano.
I primi ad importare in Europa i chicchi di caffè furono i mercanti veneziani che nel 1605 acquistarono da commercianti mussulmani un carico di caffè insieme a te, cacao e tabacco e mantennero il monopolio del commercio del caffè in Europa per circa un secolo, fino a quando anche altre potenze europee iniziarono a trattare il caffè direttamente con gli Arabi che molto gelosamente custodivano le piante e commerciavano solo semi che non potessero germogliare.
Nel 1616 gli Olandesi riuscirono però a sottrarre alcune piantine nello Yemen ed importarle poi nelle proprie colonie di Giava e Sumatra. Il caffè fu impiantato dai Francesi nelle proprie colonie in Martinica, Santo Domingo e in Guyana il caffè e nel 1727 in quello che diventerà il maggior produttore, il Brasile, dai portoghesi.Nel 1730 iniziò la coltivazione inglese in Jamaica e nel 1750, grazie ai gesuiti Spagnoli, il caffè arrivò a Cuba e successivamente in Colombia e Messico per poi ritornare nel continente africano, in Tanzania nel 1877 e in Kenia nel 1892.
L’apertura del primo “Caffè” in Europa è legato all’assedio di Vienna del 1683 quando gli Ottomani si ritirarono lasciando ai bordi della città dei sacchi con la loro scorta di caffè. Questi sacchi vennero regalati al militare polacco Georg Kolschitzky che aprì la prima bottega del caffè europea “il fiasco Blu” dove venivano serviti anche dei piccoli dolci a forma di mezzaluna simbolo della Turchia sconfitta, gli antenati degli odierni Croissant.
In Italia la prima sala da caffè venne inaugurata a Venezia nel 1720 (caffè Florian) ma bisognerà aspettare l’inizio di questo secolo per parlare di espresso grazie all’invenzione dell’ingegner Bezzera che brevettò la prima macchina da caffè a vapore.
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