Un grande classico dell’estate. Per fare un perfetto caffe shakerato al bar serve un espresso doppio, zucchero (a discrezione del cliente) uno shaker boston e molto ghiaccio…
Che bella giornata di sole! Girellando per Firenze sono entrata in un bar e ho richiesto il mio primo caffè shakerato dell’anno: che delusione! Possibile trasformare una delizia simile in una misera brodaglia?!
Ho quindi deciso che appena rientrata avrei scritto qualcosa sull’argomento, ma dato che sul blog è già stato scritto un bell’articolo, ho deciso di ripubblicalo, aggiungendo che il caffè shakerato può essere preparato in molte declinazioni differenti. Si può variare sul tema aggiungendo liquori: dalla crema di whisky alla sambuca…o aggiungere sciroppi alla vaniglia, alla nocciola e a chi più ne ha più ne metta,ma deve essere fatto a modo!
Il caffè shakerato è il grande classico delle preparazioni estive a base caffé.
Per fare un ottimo caffé shakerato si prende uno shaker grande, meglio un boston, in modo che la “corsa” degli ingredienti che vi vengono miscelati sia più “lunga”. Nel boston si mettono 10/15 cubetti di ghiaccio cristallino e i due ingredienti: zucchero e caffé
Lo zucchero deve essere in sciroppo e non in polvere, altrimenti non si scioglierebbe in una preparazione fredda e si avvertirebbero i granelli in bocca.
Il caffé per lo shakerato apre una domanda vasta: fatto al momento o usato freddo?
L’espresso preparato al momento è sicuramente ottimo, purtroppo è anche caldo e questo fa si che, versato sul ghiaccio, lo sciolga velocemente; ecco perchè questo tipo di preparazione richiede velocità ed energia.
E non metteteci dentro caffeacci lunghi e brodosi, lo shakerato può essere fatto pagare un po’ di più, ma facciamolo bene!
Una volta messi gli ingredienti si shekera per una decina di secondi vigorosamente e si versa in un bel flute o in una coppetta martini. Il segno di una bella realizzazione sarà una bella crema color nocciola.
Una considerazione anche sulla miscela di Caffè che si potrebbe usare. Non aggressiva. Nei locali Mokaflor per preparare il caffè shekerato usiamo una miscela 80/20 con arabica lavata Centroamerica, che risulta armonica e con una vena di dolcezza e di fruttato che dona molto a questa preparazione.
Ah, usare lo shaker elettrico non è un crimine, e il risultato è quasi sempre impeccabile.
Caffè freddo, Caffè shakerato
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Nel video: esecuzione perfetta direi.
Sicuramente, posso aggiungere, partire da una base di espresso raffredddato in precedenza da un 50% di possibilità in più di creare una ottima emulsione (che poi è la caratteristica che si cerca in un shakerato), da base calda è molto più diffcile ma con molta energia si riesce molto bene, io stesso sconsiglio lo shaker classico a favore del boston che proprio per la sua lunga corsa emulsiona molto di più, e poi usare sempre lo strainer che essendo a maglie larghe fa passare la schiuma in maniera superba.
Se la miscela di caffè usata è buona e l’azione di emulsionamento è corretta ne viene fuori un caffè buonissimo e molto apprezzato, a volte si vedono invece certe brodaglie, sinonimo di non aver avuto voglia di farlo o di scorretto metodo. Che peccato pagarlo 2,50-3€ in quel caso!!!
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