Una visita ai siti americani ci fa spulciare curiose considerazioni su cappuccino, latte art e caffè macchiato.
Come avrete capito ci piace spesso spulciare la rete per vedere cosa il resto del mondo dice o pensa del caffè all’Italiana. Questa volta abbiamo trovato due post in due blog diversi, il primo su come fare la crema perfetta per il cappuccino, il secondo su un paio di luoghi comuni: la latte art è solo decorazione? E, ancora, come si fa il caffè macchiato?
Il primo post è questo: e come potrete leggere ci racconta di un simpatico americano che gironzolando fra Francia e italia arriva da noi e come prima cosa gusta un cappuccino.
Il nostro amico dimostra di conoscere bene un cappuccino italiano. Dice infatti “…perché, anche se in inglese usiamo la parola “schiuma” quella del cappuccino non dovrebbe davvero essere spumeggiante per niente, dovrebbe essere cremosa, densa e con un ricco sapore di latte, senza bolle e spuma”.
Sul come deve essere il cappuccino le idee sono chiare, ma lo sono meno sulla tecnica per fare un buon cappuccino. Il nostro amico infatti considera fondamentale lo sbattere il bricco per eliminare le bolle, e pubblica sul suo post alcune foto che dichiarano come le bolle sono presenti nel cappuccino solo perché il bricco, appunto, non è stato sbattuto.
Il nostro amico si è però documentato, e ad un certo punto elenca anche le principali regole per fare il cappuccino (mezzo centimetro di immersione, la temperature) che dichiara di aver letto sia sui nostri post (che infatti linka alla fine del suo articolo) sia sul sito della nostra scuola, lo ringraziamo per questo (credo che adesso gli scriverò per invitarlo alla nostra scuola!
Fra i comandamenti del caffè che elenca, un post che abbiamo trovato online, noi abbiamo focalizzato la nostra attenzione su un paio ci hanno colpito in particolare.
Il punto 12 dice: la latte art non è solo decorativa.(qui trovate un nostro test!) Infatti solo con una crema perfetta si può ottenere le figure sul cappuccino, e la crema deve essere più che perfetta se vogliamo ottenere le figure più complesse come la doppia foglia o il tulipano.
Il punto 13 dice invece una cosa che mi sorprende ogni volta che entro in uno Starbucks, perché Starbucks utilizza i nomi di vere bevande per vendere confezioni lattiginose e zuccherose che confondono la gente? Quando queste persone proveranno un vero espresso macchiato saranno stupiti e diranno: dov’è il latte? Dov’è lo sciroppo?”
Cappuccino
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