La macchina da caffé espresso, si spera, è spesso ben mantenuta e pulita, lo stesso non si può di solito dire del macinino. Qualche spolverata a volte ma nulla di più.
Eppure anche il macinino ha bisogno di attenzioni per funzionare al meglio e per non influire negativamente sulla qualità del nostro espresso.
Il primo elemento da valutare è che il caffé (come alcuni avranno notato) è spesso coperto da una patina oleosa, dovuta alla tostatura. Questo con il tempo si deposita sulle pareti della campana dove versiamo i chicchi di caffé e, con il tempo tende a irrancidire e a mandare, appunto, un odore di rancido che può trasferirsi anche nella nostra tazzina (succede più volte di quello che si pensa). Per evitarlo naturalmente bisogna rimuovere questo grasso, e il sistema migliore nel caso della campana è lavare periodicamente (almeno una volta a settimana…) la campana con detergenti idonei
Quest’olio che si deposita sulla campana non si deposita anche sulle macine? In effetti anche queste andrebbero pulite. Un sistema curioso mi è stato spiegato da una coppia di signori danesi: sembra che loro periodicamente macinino del riso, che ha il potere di assorbire il grasso del caffè fino a che il riso macinato non esce bianco, ma noi ve lo sconsigliamo perchè il riso è molto duro e rischia di rovinare le vostre macine, inoltre all’interno ha una parte umida che peggiorerà la situazione. Esistono prodotti idonei come vi abbbiamo spiegato qui.
Il dosatore, quello che contiene il caffè macinato e da cui prendiamo, con il “click”, le dosi, non si può di solito smontare agevolmente ed è è difficile da pulire. Spesso l’unico modo è spazzolarlo accuratamente con un pennellino rimuovendo la polvere di caffé vecchia dalle pareti e dagli angoli e passare il detergente con la carta.
Macina-caffé, Manutenzione
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