Ogni azienda ha le sue specializzazioni, anche la nostra. Mi piaceva l’idea di andare ad intervistare i responsabili dei vari settori, gli esperti in materia diciamo.
Oggi ho dato fastidio al signor Renzo Bernini che in azienda si occupa degli acquisti della materia prima, il caffé, e per questo ha ogni giorno sott’occhio le quotazioni e le borse e le nuove realtà del mondo del caffé.
D Signor Bernini, come è stato il mercato del caffé quest’anno?
R Come le borse mondiali e come tutti i mercati delle commodities anche il mercato del caffé ha subito diverse oscillazioni. Ad inizio anno c’è stata una certa tendenza al rialzo, peraltro non giustificabile se non con manovre speculative. Nell’ultimo periodo invece, in linea con la crisi finanziaria che ha investito il pianeta, anche il prezzo del caffé è crollato ai minimi da molti anni.
Venendo al mercato reale la produzione di quest’anno ha confermato molti trend. La crescita in termini di quantità della produzione brasiliana, il mercato del caffé robusta che parla sempre più vietnamita, le produzioni africane in sofferenza per la difficili condizioni sociali e politiche del continente nero.
D. Quindi a queste oscillazioni del mercato non sono corrisposte variazioni nei profili organolettici dei caffé.
R. No. Dal punto di vista climatico è stato un anno standard e nella media sono risultati i profili della maggior parte dei caffé di grande consumo. C’è da dire che le piccole realtà, come i caffé australiani, che stiamo valutando in questi giorni, non sembrano trovare ancora posto nelle grandi dinamiche di consumo.
D. A proposito, sta lavorando su qualche nuovo prodotto?
R. Si, al momento abbiamo in lavorazione una nuova miscela 100% arabica (nome in codice Bernini!) che nella sua composizione prevede anche caffé prestigiosi come il Santo Domingo Barahona e il famoso Ethiopian Limu. Si tratta naturalmente di un prodotto destinato ad un consumo di fascia alta.
Pingback: IL MERCATO DEL CAFFÉ NEL 2008 « Caffé Espresso Italiano