Il fenomeno del caffè equo e solidale nasce già nel secondo dopoguerra, e i primi negozi dedicati al mondo del “Fair Trade” furono aperti nei primi anni 70 in Olanda.
La grande diffusione di questa particolare forma di mercato avviene però alla fine degli anni ’80, quando il rapidissimo aumento nella produzione di caffé, sopratutto vietnamita, e le nuove tecnologie produttive fanno crollare i prezzi e segnano la scomparsa del cartello di paesi produttori (International Coffee Agreement- ICA) che fino a quel momento avevano sostenuto il prezzo di questa materia prima.
Il crollo dei prezzi ebbe, e continua ad avere, effetti disastrosi sulle condizioni di vita di moltissimi piccoli produttori, che si trovano spesso a vendere il caffè sotto il costo di lavorazione a personaggi di pochi scrupoli (in gergo si chiamano coyote). Una volta ho avuto occasione di parlare con un piccolo produttore dell’Honduras, che mi raccontava come l’eventuale rottura del suo furgone lo avrebbe rovinato, perché senza non sarebbe riuscito a portare il caffé dai grossisti in città (a sarebbe stato costretto ad accettare qualsiasi prezzo) e comunque non avrebbe avuto soldi per ripararlo.
ome risposta a questa situazione le organizzazioni di caffé equo si propongono di pagare direttamente ai produttori e alle cooperative in cui essi si riconoscono un prezzo minimo comunque superiore a quello di mercato e un ulteriore premium da spendere in miglioramento della comunità: scuole e ospedali per fare gli esempi più banali. In più il caffé viene pagato subito e con contratti di lunga durata per dare sicurezza ai produttori.
Le organizzazioni del Fair Trade richiedono naturalmente ai produttori rispetto di norme etiche quali il rifiuto del lavoro minorile e il rispetto delle risorse ambientali.
Negli ultimi anni sono state molte le organizzazioni che hanno criticato il modello equo e solidale come non efficace a risolvere i problemi del mondo del caffé equo.
Cliccando qua trovate una tesi interessante sull’evoluzione del mercato del caffé equo e solidale!
Caffé equo-solidale, Fair Trade
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