Avendo avuto la fortuna di viaggiare per motivi commerciali, ho potuto vedere come, se si visita lo scaffale dedicato al caffé in un supermercato austriaco o egiziano, si notano due categorie di prodotti del tutto o quasi del tutto assenti dal reparto caffé di un supermercato Italiano: il caffè istantaneo (semplifichiamo con Nescafè) e il caffè “ready to drink” pronto da bere, in lattina o bottiglietta.
Lasciando da parte l’istant coffee (per questi prodotti la terminologia inglese è d’obbligo) parliamo un attimo dei ready to drink.
Sono delle bevande a base di caffé, raramente proposte come espresso, di solito in forma di caffèlatte, cappuccino o mocaccino. Si bevono fredde, e per questo ai soliti ingredienti vengono spesso aggiunti elementi in grado di renderli più cremosi e saporiti.
In Italia questo tipo di prodotti sono stato lanciati diverse volte, generalmente senza sfondare veramente (del resto anche il caffé autoriscaldante dello stadio non ha cambiato il nostro modo di vivere). Negli ultimi tempi tentativi in questo senso sono stati supportati anche da grandi aziende e imponenti budget (ad esempio Illy in collaborazione addirittura con Coca Cola)… Vedremo come andrà a finire.
A proposito di Coca Cola, sapete che all’estero (credo in Romania) ho visto in bottiglia il cappuccino alla coca cola?
Ma per noi italiani forse il caffè è caffè, e basta. Vedremo…
Caffé in lattina