L’arcipelago dell’Indonesia è attualmente il quarto produttore al mondo di caffé, e, per quello che riguarda le vicende che in esso la coltivazione del caffé ha avuto, forse uno dei più interessanti.
Furono i governatori olandesi, nel ’600, a introdurre il caffé nelle isole. Parte di queste isole però, nello specifico Timor Est e Flores, erano sotto dominio portoghese, che importarono a loro volta caffé arabica, ma di diversa qualità.
Il cataclisma nel mondo del caffé arrivò intorno al 1890 con l’epidemia di rust. Questa distrusse quasi completamente le piantagioni di Arabica. Si provò a rimpiazzarla con il caffé Liberica, ma la qualità di questo caffé si rivelò presto non commerciabile e fu di nuovo sostituito dalla varietà Robusta.
La seconda guerra mondiale e la lotta per l’indipendenza portarono a numerose oscillazioni nella quantità e qualità del caffé Indonesiano.
Alcuni dei caffé di questo arcipelago godono oggi di una curiosa fama, quella di essere i caffé più ricchi di caffeina del mondo, motivo potrebbe essere proprio le trasformazioni e gli incroci che questo caffé ha avuto.
Caffé indonesiano
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